Calcio
Iran-Portogallo 1-1, Mondiali 2018: Cristiano Ronaldo stecca, la “trivela” di Quaresma lancia i lusitani, ma quanta sofferenza nel finale
Il Portogallo va avanti, “nonostante” Cristiano Ronaldo. Quello che era stato il “plus” dei lusitani nelle prime due sfide del Mondiale con quattro gol e tante prodezze, oggi rischia di essere un peso insostenibile per la squadra portoghese con un rigore sbagliato e una “quasi espulsione” che avrebbe cambiato il suo Mondiale e quello dei campioni d’Europa. Finisce 1-1 con un Iran mai domo, inferiore rispetto al Portogallo ma con un cuore grandissimo che, pur con tutti i suoi limiti, tiene in scacco la squadra di Cristiano Ronaldo fino al minuto 98 quando i portoghesi tirano un sospiro di sollievo lunghissimo per aver evitato una beffa incredibile.
Possesso palla al Portogallo, determinazione e “cazzimma” tutta dalla parte degli iraniani che lasciano l’iniziativa ai lusitani ma ripartono a folate creando più di un grattacapo nel secondo tempo alla difesa avversaria, pur avendo le occasioni migliori dopo il novantesimo. Un risultato e una partita su cui i portoghesi faranno bene a riflettere in vista del prossimo impegno perché stavolta il campione ha fatto cilecca e il Portogallo ha rischiato di affondare, aggrappandosi ad una giocata strepitosa di Quaresma (sì, proprio lui) e ad una organizzazione difensiva collaudata.
Il Portogallo si affida al milanista Andrè Silva al centro dell’attacco, supportato da un Ronaldo che ha il compito di partire da esterno e accentrarsi e da Quaresma. Dall’altra parte il solito abbottonatissimo 4-5-1 disegnato da Queiroz che ha come unico compito cercare di difendersi ad oltranza e provare a ripartire in contropiede.
Ronaldo si fa vedere subito al 3′ con una bella penetrazione in area ma la sua conclusione non è potente ed è centrale e non crea problemi a Beiranvand che 5′ minuto rischia il pasticcio rinviando (disturbato da un compagno) in uscita sui piedi di Joao Mario ma l’interista non ne approfitta e calcia alto da buona posizione. La spinta iniziale del Portogallo si esaurisce e il primo tempo si trasforma in una lunga teoria di passaggi dei portoghesi che non trovano spazi e perdono progressivamente pericolosità e pure brillantezza. L’Iran, però, non ne approfitta se non con qualche sporadica sortita che non crea grattacapi a Rui Patricio.
Quando cresce l’attesa per l’intervallo che dia tregua a un primo tempo noiosissimo, cambia tutto e a cambiare è forse l’uomo meno atteso, nel modo meno atteso: Quaresma con la sua “trivela”. L’ex interista scambia veloce con Cedric sul versante destro e piazza l’esterno destro a girare che batte imparabilmente il portiere iraniano per l’1-0 che mette su un piatto d’argento la qualificazione ai lusitani.
La serata di Ronaldo prende una piega pessima al 5′ della ripresa quando CR7 si divincola fra una selva di gambe al limite dell’area ma incoccia in quelle di Ezatolahi, leggermente protese in avanti. Dopo il controllo alla VAR l’arbitro decreta il rigore che Ronaldo prova a trasformare ma calcia debole e centrale permettendo a Beiranvand di fare un figurone e di infliggere al Pallone d’Oro la prima delusione del Mondiale.
Il Portogallo soffre con il suo messia e si blocca letteralmente. L’Iran non ha la forza nè la classe, però, per piazzare il colpo del knock out, mentre dall’altra sfida del girone arrivano notizie incredibili del Marocco avanti con la Spagna. Gli iraniani intensificano le azioni offensive e Ronaldo rischia grosso all’80’ piazzando una gomitata in faccia ad un avversario a palla lontana. Anche qui arbitro di fronte alla VAR ma solo giallo per CR7, graziato. La terza VAR di serata è quella che rende il finale incandescente. Fallo di mano anche qui piuttosto veniale di Cedric in area e stavolta il rigore è per l’Iran al 92′, quando la Spagna ha appena pareggiato col Marocco. Il nuovo entrato Ansarifard non si fa prendere dall’ansia e piazza il pallone all’angolino alto alla sinistra di Rui Patricio per l’1-1. Ora un gol dell’Iran manderebbe a casa Ronaldo e i suoi compagni e quel pallone capita al 94′ sui piedi di Taremi che controlla bene in piena area leggermente spostato sulla sinistra e, solo davanti a Rui Patricio, calcia incredibilmente sull’esterno della rete spegnendo i sogni di gloria di un intero popolo.