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Lazio ok, l’Inter soffre troppo e l’Udinese delude: l’Europa va presa sul serio

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Entrambe avanti le squadre italiane impegnate nei play-off di Europa League, ma con due ritorni diversi dopo il doppio 2-0 delle gare di giovedì scorso. Tutto facile, infatti, per la Lazio, che supera fra le mura amiche il Mura per 3-1 con le reti di Kozak (doppietta) e Zarate. Buona la prestazione dei biancocelesti, mai in difficoltà nei 180 minuti contro un avversario decisamente inferiore: convince, comunque, la prestazione del reparto offensivo, in rete tranquillamente con quattro marcatori diversi. Petkovic, in attesa del campionato, coglie dei segnali positivi, nonostante un mercato praticamente nullo, se non per l’acquisto del difensore ex Bordeaux Ciani.

Fatica eccessivamente, invece, l’Inter, che a San Siro si complica la vita come con l’Hajduk. Il Vaslui, infatti, chiamato a ribaltare il 2-0 del match d’andata, si presenta spavaldo e, complice il turn-over di Andrea Stramaccioni in vista della Roma, rischia il colpaccio, evitato solo dalla maggiore esperienza dei nerazzurri. Castellazzi commette un fallo da rigore nel primo tempo e lascia i suoi in dieci, ma a 20′ dalla fine Palacio, in contropiede, sembra porre la parola fine alle ostilità. Sembra, perchè pochi istanti dopo è Belec a rimettere in corsa i romeni, con un’uscita scellerata che vale il vantaggio ospite, prima di uno sterile assalto finale vanificato dal gran gol di Guarin per il definitivo 2-2 a tempo scaduto. Passi la volontà di far bene domenica in campionato, ma il biscione ha veramente deluso stasera: una difesa sbadata (Nagatomo completamente addormentato), per poco, non ha compromesso la prestazione di settimana scorsa. Si va dunque avanti, ma con fatica: d’altronde siamo abituati ad una ‘pazza’ Inter…

Domani, perciò, appuntamento per i sorteggi dei gironi a Montecarlo, che vedranno impegnati anche Napoli ed Udinese. I bianconeri, dopo la delusione di martedì contro lo Sporting Braga, si devono accontentare dell’Europa League, ma guai a sottovalutare questa competizione. Molto spesso, soprattutto negli ultimi anni, i club italiani schierano le riserve, uscendo prematuramente contro formazioni di minore livello. Un po’ come accaduto proprio ai friulani l’altra sera: Braga più rodato, ma nettamente inferiore sul piano tecnico. E allora quali sono i motivi del ko? Sicuramente, la volontà della famiglia Pozzo (che va accettata, certamente, ma può non essere condivisa) di puntare su giovani stranieri sconosciuti per ottenere importanti plusvalenze al momento della cessione con lo scopo di mantenere il bilancio in attivo. Ripeto, politica da lodare specialmente nel calcio moderno, ma provo a mettermi nei panni di un tifoso, ormai ‘rassegnato’ a dover patire nei primi mesi della stagione in attesa che sbocci qualche talento sudamericano o chi per lui. Quindi, sapendo anche che Pozzo presiede a capo di altri due club europei, Granada e Watford, forse non sarebbe meglio gestire una sola squadra, ma mantenerla al top, invece di ‘accontentarsi’ di tre compagini di medio livello?

 

Twitter: @FCaligaris

Foto da: www.mediotiempo.com

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