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MotoGP
MotoGP, Mondiale 2018: l’egemonia di Marc Marquez. Un campionato già deciso in piena estate?
La gara più bella degli ultimi anni di MotoGP ha incoronato alla fine Marc Marquez. In fin dei conti giusto, perché se consideriamo la storia recente è lui il protagonista indiscusso. Giusto, perché circoscrivendo il racconto ai soli 26 giri di Assen, lo spagnolo è stato il pilota che meglio ha interpretato la corrida olandese. Una battaglia a suon di sorpassi, contatti e carenate, come non si vedeva da anni nel Motomondiale. O meglio, come si vede quasi ogni domenica, ma in Moto3.
Marquez era il grande favorito della vigilia, dopo un fine settimana in cui era stato lui a fare da lepre. Esito scontato quello di domenica, chiudendo banalmente, ma in realtà non è stata una vittoria tranquilla. Prima ha dovuto battagliare con Lorenzo, poi con Rossi e Dovizioso, poi ci si è messo anche Rins, che quasi lo sbatteva fuori. Fino a chiudere con Viñales ed una bagarre che rischiava di allontanarli entrambi dal podio. Ma Marc è rimasto in sella, attaccatissimo come al solito alla sua Honda, aspettando poi il momento giusto per scappare e approfittare della frittata di Dovizioso e Rossi, loro sì, a buttar via un podio praticamente certo.
Una vittoria di talento, velocità e sagacia tattica, un mix letale per i suoi avversari. Una vittoria che riapre il solito discorso, forse mai chiuso, su un Mondiale che sembra aver già preso la strada di Cervera. Marc comanda adesso la classifica con 41 punti di vantaggio su Rossi, ma soprattutto con la sensazione di essere il più forte. Lo ha detto la gara di Assen ieri e lo confermano i numeri.
Due soli passi falsi fin qui. In Argentina, dove si è praticamente messo nei guai da solo, e al Mugello, quando è caduto. Quando invece lo spagnolo è riuscito ad arrivare al traguardo, non ha mai concluso oltre il secondo posto, due volte, a fronte di quattro successi. Un ruolino di marcia che lo ha proiettato in testa alla classifica, complice la guerra che alla sue spalle sta limitando i suoi avversari, proprio come ieri ad Assen.
Il campionato non è chiuso, sia chiaro, perché c’è ancora tanto da correre, non siamo nemmeno al giro di boa e basta un niente per ribaltare tutto. Ma nel prossimo appuntamento, tra due settimane al Sachsenring, i numeri sono ancora dalla parte di Marquez: ha praticamente sempre vinto dal 2010 allo scorso anno – un 9° e un 16° posto nei primi due anni di 125 -, in tutte le classi (125, Moto2, MotoGP) e in tutte le salse, in rimonta e da dominatore. Un altro successo, prima della pausa, non deciderebbe comunque il Mondiale, ma di sicuro renderebbe più rilassate le vacanze estive di Marc.
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alessandro.tarallo@osport.it
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