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Nuoto, un “nuovo” Gregorio Paltrinieri dopo l’esperienza in Australia. Migliorato lo spunto finale ed alcuni particolari tecnici

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C’erano molti dubbi circa l’esperienza australiana di Gregorio Paltrinieri. I sei mesi passati in compagnia dell’oro olimpico dei 400 sl Mack Horton, associati alle sconfitte negli Europei in vasca corta contro il rivale ucraino Mykhailo Romanchuk (1500 stile libero), avevano alimentato alcune perplessità. Ci chiedevamo: “Greg perché è andato in Australia? Aveva davvero bisogno di allenarsi diversamente?”.

Il tempo è sempre galantuomo ed il carpigiano qualcosa di diverso in positivo inizia a mostrarlo e ad evidenziare ciò, ironia della sorte, è proprio la distanza che l’azzurro ha sempre digerito poco: i 400 stile libero. A Tarragona (Spagna), nel corso dei Giochi del Mediterraneo 2018, le otto vasche hanno messo in luce un Paltrinieri come non lo si era mai visto. Il 3’46″29 è un crono di notevolissimo spessore che, oltre a rappresentare un primato personale migliorato di due secondi, è funzionale alle gare che Gregorio disputerà tra circa un mese a Glasgow, in occasione degli Europei in vasca lunga. Una progressione sul passo dei 28″ alto ed una chiusura in 27″, nell’ultimo 50 metri, fa pensare che il lavoro svolto dall’altra parte del mondo abbia avuto dei riflessi interessanti.

Non è un mistero. La debolezza del nuotatore nostrano era quella di non avere un cambio di ritmo sufficiente per mettersi a riparo da sorprese, rispetto ai suoi rivali, e, nello stesso tempo, arrivare sempre vicino al primato mondiale del cinese Sun Yang (1500 stile libero), salvo poi dilapidare tutto nelle ultimi 100 metri.  Certo, è impossibile aspettarsi un finale “assassino” come quello dell’asiatico, ma un cambio di passo deciso e meno incerto decisamente sì.

L’asso azzurro, che non si accontenta mai, ha questo obiettivo in cuor suo e l’avventura australiana, oltre che un modo per allontanarsi e staccare un po’ la spina, è stata un modo per arricchire il suo bagaglio tecnico. Solo in Scozia potremo apprezzare la bontà del lavoro svolto dal campione olimpico, mondiale ed europeo del chilometro e mezzo in piscina. Alcuni segnali, però, invitano all’ottimismo.

 





 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Arena 

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