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MotoGP, GP Germania 2018: Marc Marquez suona la nona al Sachsenring davanti ad un ottimo Rossi e Vinales, settimo Dovizioso

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E sono nove! Marc Marquez (Honda) vince per il nono anno consecutivo il Gran Premio di Germania, sesta volta per quanto riguarda la MotoGP. Anche in questa occasione il campione del mondo in carica non ha lasciato speranze agli avversari, gestendo senza forzare la prima parte della corsa, per poi cambiare marcia e salire nuovamente sul gradino più alto del tracciato del Sachsenring. Altri 25 punti di platino per l’alfiere della Honda che, dunque, si presenta alla sosta estiva con ampio margine sugli inseguitori, blindando il suo ennesimo titolo iridato nella classe regina.

Gli fanno compagnia sul podio uno stoico Valentino Rossi (Yamaha) che gestisce la sua M1 fino a salire nella piazza d’onore a 2.2 secondi, mentre dopo un avvincente duello con Danilo Petrucci (Ducati Pramac) il suo compagno di scuderia Maverick Vinales centra un brillante terzo posto a 2.7, al termine di una rimonta notevole.

Alle spalle del pilota umbro della Ducati (a 3.3), al quinto posto troviamo un sorprendente Alvaro Bautista a 5.1. Lo spagnolo del team Ducati Angel Nieto precede i due ducatisti ufficiali Jorge Lorenzo (che aveva condotto a lungo la gara) a 5.7 e Andrea Dovizioso a 7.9, mai competitivo oggi, quindi ottavo Dani Pedrosa (Honda) a 12.7, nono il francese Johann Zarco (Yamaha Tech3) a 14.4 e decimo il britannico Bradley Smith (Red Bull KTM) a 21.4. Andrea Iannone (Suzuki) rovina la sua gara dopo un contatto nei primi metri di gara con altri piloti e non va oltre il 12esimo posto in rimonta.

In classifica generale Marc Marquez sale a quota 165 punti, mentre Valentino Rossi si porta a 119, rimanendo ancora in lizza, almeno sulla carta, per il titolo. Maverick Vinales, terzo, si porta a 108. Il Mondiale 2018 della MotoGP è sempre più nelle mani del campione del mondo in carica.

LA GARA

La partenza vede Marc Marquez (Hard e Soft) scattare alla perfezione ma per primi in curva 1 si inseriscono Jorge Lorenzo (Soft e Media) e Danilo Petrucci (Media e Media), con Valentino Rossi (Media e Media) quarto e Maverick Vinales (Media e Soft) quinto. Andrea Dovizioso (Media e Media) scivola in settima, mentre Andrea Iannone si ritrova in 18esima dopo un contatto nella pancia del gruppo. Gli spagnoli Alex Rins (Suzuki) e Pol Espargaro (Red Bull KTM) coinvolti a loro volta, non completano nemmeno il primo giro e chiudono anzitempo la loro gara.

Le prime fasi di gara vedono tutti i protagonisti decisamente circospetti, per non distruggere le gomme più avanti nel corso del Gran Premo. Jorge Lorenzo, tuttavia, prova a distanziare gli inseguitori, allungando a mezzo secondo su Petrucci, Marquez e Rossi, con Cal Crutchlow (LCR Honda) che infila Vinales. All’inizio del quarto giro Marquez si porta in seconda posizione con un preciso attacco su Petrucci, mentre Vinales cede il passo anche a Dovizioso.

Lorenzo, come al solito, si mette al comando a fare il suo ritmo, con Marquez che gli torna a circa mezzo secondo, con Petrucci a circa nove decimi che deve rintuzzare gli attacchi di Rossi che, a sua volta, deve guardarsi negli specchietti da Crutchlow e Dovizioso. Il sorpasso del “Dottore” arriva all’ottavo giro, in curva 1, mentre uno scatenato Alvaro Bautista (Ducati Angel Nieto) non lascia scampo a Vinales e si issa in settima piazza.

La gara di Crutchlow si conclude al termine del nono giro con un grave errore in curva 12, mente Marquez si porta negli scarichi di Lorenzo, con Rossi che prova a ricucire circa un secondo di strappo. Alle sue spalle Petrucci, Dovizioso, Bautista, Vinales e Johann Zarco (Yamaha Tech3) che si ritrova ottavo.

Il campione del mondo in carica sembra attendista nei confronti del connazionale, probabilmente per non rovinare la gomma Soft al posteriore. Dopo diverse tornate interlocutorie l’attacco arriva in curva 13 al 18 giri dal termine. Il portacolori della Honda non permette repliche al futuro compagno di scuderia e si mette a guidare la corsa. Del duello se ne giova Rossi che riduce il distacco e inizia subito ad alitare sul collo del maiorchino.

Si arriva a metà gara con il Cabroncito che porta il suo margine a 1.1 su Lorenzo e Rossi che, grazie ad un errore del ducatista, lo infila alla Waterfall e sale nella piazza d’onore. Dietro di loro a circa un altro secondo Petrucci è insidiato da Dovizioso e Bautista, tallonato da Vinales.

A 10 giri dal termine Rossi piazza un incredibile 1:21.776, nuovo record in gara, e si porta  7 decimi dal leader, con un vantaggio simile su Lorenzo che, nelle tornate precedenti, aveva riprovato l’affondo in curva 1. Il gruppo di Petrucci e Dovizioso, invece, perde terreno e vede scappare via i primi tre della classe. Stuzzicato, Marquez risponde e scende subito a 1:21.652, rimettendo un secondo tra sé e il “Dottore”. Lo spagnolo, dopo aver controllato la situazione, inizia a spingere a tutta e allarga il suo vantaggio a 1.5 nel breve volgere di pochi minuti. Ai piedi del podio Petrucci tiene duro, con Bautista e Vinales che sopravanzano un Dovizioso in netta crisi, girando un secondo più alto degli altri.

Messe le cose in chiaro, il numero 93 spara un altro 1:21.643 e fa il vuoto. Nessuno riesce a rispondere ed il pilota catalano può andare a completare gli ultimi chilometri senza alcun patema. Alle sue spalle Rossi alza il ritmo nettamente e prova a portare a casa le gomme. Petrucci si mette negli scarichi di Lorenzo tanto da andarsi a toccare a 6 giri dalla conclusione. L’attacco, quindi, è imminente ed il pilota umbro lo effettua in curva 1. Vinales, contemporaneamente, supera Bautista e si rimette in lotta per il podio. Il maiorchino non ne ha più e cede il passo anche a Vinales e Bautista, mentre nelle posizioni precedenti lo spagnolo della Yamaha riesce a superare Petrucci e, quindi, a salire sul podio dopo un duello avvincente. Nel frattempo Marquez ha già ampiamente tagliato il traguardo..

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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foto: Valerio Origo

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