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Tour de France 2018: le pagelle della nona tappa. John Degenkolb torna a trionfare a Roubaix, Vincenzo Nibali si difende bene

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Nona tappa per il Tour de France 2018: si conclude la prima parte della Grande Boucle con la frazione che è arrivata in quel di Roubaix. Protagonista il pavé: 21.2 chilometri sulle pietre per i corridori, che tra cadute, forature e tantissimi colpi di scena sono riusciti a far divertire il pubblico. A trionfare è stato un super John Degenkolb davanti alla maglia gialla Van Avermaet. Andiamo a rivivere la gara con le pagelle dei protagonisti.

John Degenkolb, voto 9: da quel 2016, anno del bruttissimo incidente, il teutonico, che sembrava essere lanciato verso una carriera mostruosa nelle Classiche del Nord e nelle volate, non si è più ripreso. Due stagioni buie, i risultati latitano: arriva la svolta alla Grande Boucle con il primo successo nella corsa a tappe francese. Già nei giorni scorsi aveva fatto notare una buona condizione, oggi trionfa nella “sua” Roubaix, dove aveva già vinto all’Inferno del Nord. Segue bene Van Avermaet, poi in volata non c’è storia, pur approcciandola davanti.

Greg Van Avermaet, voto 8: sarebbe stato fondamentale vincere per riscattare una giornata da dimenticare per la BMC (ritiro per Porte, multi cadute per Van Garderen), purtroppo non ci è riuscito, ma in Maglia Gialla ha portato a casa una splendida seconda piazza al termine di una gara d’attacco. Incrementa il margine in classifica generale, ma martedì dovrebbe cedere il simbolo del primato.

Yves Lampaert, voto 8: lo aveva già fatto notare al campionato nazionale, conquistando la maglia tricolore belga, è davvero in formissima. L’uomo della Quick-Step Floors, nonostante una caduta nel momento più importante, trova le forze per rientrare e per lanciare l’attacco giusto. Non ne ha però per anticipare la volata e nello sprint a tre parte battuto.

Peter Sagan, voto 5,5: sembrava poter gestire la corsa di oggi, da padrone del pavé. Invece nel momento più importante si fa sorprendere e non riesce a rispondere all’attacco dei tre che poi sono andati a giocarsi il successo. Poteva risparmiarsi di più, per arrivare al top sul finale. Sempre e comunque piazzato: arriva una quinta posizione.

Quick-Step Floors, voto 5,5: sfortunata in alcuni casi (vedi la caduta di Terpstra e la foratura di Gilbert), ma con una squadra così (anche Gaviria e Jungels sono apparsi al top in questo scenario) si poteva davvero dominare. Tattica non eccellente, arriva il podio con Lampaert, ma si poteva puntare più in alto.

Vincenzo Nibali, voto 6,5: non sarà la stessa prova del 2014, ma il siciliano gestisce al meglio, corre in difesa, controlla e non perde nulla dai rivali. Si fa trovare impreparato nel quarto settore di pavé, da lì in poi naviga sempre nelle prime posizioni senza rischiare troppo.

Movistar, voto 8: tralasciando la prova di Mikel Landa (poi aiutato dalla squadra a rientrare), una prova della compagine iberica davvero super. Doveva essere una delle formazioni più a rischio con tutti gli scalatori, invece sono rimasti compatti nel primo gruppo.

Chris Froome, voto 6: si gestisce al meglio, con un Team Sky eccellente soprattutto nella prima metà. Cade, si rialza e rientra senza problemi: è andata meglio rispetto alle attese.

 





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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