Seguici su

Senza categoria

Wimbledon 2018: il ritorno del “terzo incomodo” Novak Djokovic

Pubblicato

il

Le due settimane di Wimbledon hanno ridato al tennis mondiale Novak Djokovic. Il serbo torna a conquistare uno Slam dopo oltre due anni dall’affermazione al Roland Garros. Un digiuno davvero tanto lungo per uno che ha rappresentato la figura del cannibale nel circuito ATP, che ha quasi sfiorato il Grande Slam e che nel giro di due stagioni aveva vinto tutti i quattro tornei più importanti e anche il Masters di fine anno.

Nole è rinato sull’erba londinese, su quel campo che lo ha visto trionfare altre quattro volte, portando a tredici il numero degli Slam vinti in carriera. I fantasmi degli ultimi anni sono stati scacciati via probabilmente nella semifinale contro Rafa Nadal, dove si è davvero rivisto il vecchio Djokovic, vincendo una semifinale emozionante per 10-8 al quinto set. La finale contro Kevin Anderson poi è sembrata fin da subito una formalità con due set vinti facilmente ed un terzo nel quale è stato bravo a salvare due palle set, per poi dominare il tie-break.

E’ il successo della voglia di non mollare mai, di tornare ancora una volta a dominare. Quello che hanno fatto sia Federer sia Nadal, nuovamente competitivi per far loro uno Slam dopo momenti di grande difficoltà per via di infortuni e acciacchi vari. Il serbo sembrava ormai dato per finito solo qualche settimana fa, quando Marco Cecchinato lo eliminava ai quarti di finale del Roland Garros, ma Nole aveva bisogno ancora di tempo, di ritrovarsi mentalmente e soprattutto fisicamente e Wimbledon ha segnato la sua rinascita.

Un ritorno dopo essere piombato quasi nel dimenticatoio, nascosto dalla rivalità tra lo svizzero e lo spagnolo, che hanno monopolizzato Major, Masters 1000 e tornei vari. Eppure Djokovic è ancora lì, nella sua figura di terzo incomodo tra due  che hanno sicuramente scritto una rivalità paragonabile a quella di Borg-McEnroe o Agassi-Sampras. Novak, però, dovrà essere considerato come uno dei più grandi campioni di sempre, proprio perchè ha vissuto nell’era di Federer e Nadal, proprio perchè ha saputo vincere 13 Slam con loro presenti. Non resta dunque che dire: “Bentornato Nole!”

 





 

CLICCA QUI PER TUTTE LE NEWS SUL TENNIS

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: STRINGER Image / Shutterstock.com

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità