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Formula 1

F1, GP Germania 2018: il circuito di Hockenheim. Favorevole alla Ferrari o alla Mercedes?

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E così si torna in uno degli scenari più caratteristici della Formula Uno. Il Circus si trasferisce in Germania, sul celebre circuito di Hockenheim per la 63esima edizione del GP in terra tedesca. Una tappa che piloti e team ritrovano volentieri, trattandosi di uno dei weekend tradizionali pur avendo perso parte del proprio fascino, successivamente alle modifiche del tracciato a partire dal 2002.

Degli oltre sei chilometri di rettilinei tra gli alberi della Foresta Nera con, alla fine, la difficile parte del Motodrom, è rimasto solo quest’ultima abbinata ad una serie di tratti di media-alta percorrenza, arrivando ad una lunghezza totale di 4.5 km. Un circuito dunque dove saranno fondamentali la stabilità in frenata, con alcune staccate importanti, la trazione in uscita e ovviamente la potenza del motore nelle sezioni veloci. In particolare, la vera difficoltà per i tecnici sarà quella di trovare il giusto compromesso tra vettura carica e scarica aerodinamicamente per garantire una resa eccellente nei rettilinei e nei curvoni ma nello stesso tempo nel Motodrom.

Chi sarà dunque favorita tra Mercedes e Ferrari? Difficile rispondere a questa domanda. Entrambe hanno buone chance per ben figurare avendo peculiarità simili. Sia la SF71H che la W09 sono dotate di una potenza notevole e, come si è visto a Silverstone, la resa lungo i curvoni veloci è eccellente per entrambe. La vera differenza sarà nello sfruttamento degli pneumatici e nel riuscire ad essere rapidi nell’ultima parte della pista. La Rossa, in questo senso, ha dimostrato una buona resa con gli pneumatici ultrasoft, sia nell’ottica qualifica che per la gara. Le incognite però non mancano visto che la Pirelli non ha molti riferimenti sull’asfalto teutonico e quindi vi potrebbero essere sorprese.

In teoria su una pista del genere, che esalta i carichi longitudinali e dove è importante “salvare” gli pneumatici posteriori (tenendo conto dei compound di gomme a disposizione medium, soft ed ultrasoft), il Cavallino Rampante potrebbe puntare le proprie fiches sulla “conservazione” delle mescole più morbide ma i punti di domanda non mancano. Si prospetta, quindi, un confronto interessante, aperto a ogni risultato.





giandomenico.tiseo@oasport.it

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