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Scherma, Paolo Pizzo: “La condizione non è ottimale ma io ci provo. Mi ispiro a Roger Federer”

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Domani prenderanno il via i Mondiali di scherma a Wuxi. C’è grande attesa per l’Italia, che vuole riscattare un Europeo che l’ha vista subire il sorpasso nel medagliere dalla Russia. La squadra azzurra si presenta in terra cinese con grandi ambizioni e con la volontà di riprendersi il ruolo di miglior nazione al mondo, proprio come era successo nella passata stagione a Lipsia.

Nella spada si rivedrà in pedana Paolo Pizzo. Il siciliano è tornato in pedana ai Giochi del Mediterraneo dopo un lungo infortunio e proverà a difendere il titolo conquistato nella passata stagione a Lipsia. Una vita fatta di cadute e risalite, reagendo sempre a un destino poco fortunato ma mettendo in mostra un animus pugnandi indomabile. E con questo spirito che Pizzo si presenta da campione in carica: “Voglio assolutamente difendere il titolo , non potevo non esserci. Non arrivo ai Mondiali nelle migliori condizioni ma ogni giorno mi sento meglio“, sottolinea lo spadista tricolore, intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Una stagione infatti caratterizzata dall’ennesimo stop: fermo 6 mesi per la rottura del legamento del gomito destro.

Una condanna per tutti ma non per lui, nonostante i primi risultati dopo il rientro non siano stati esaltanti: “Ho provato ai Giochi del Mediterraneo ma ho preso pesci in faccia. Voglio ringraziare i ragazzi che non erano neanche convocati e hanno tirato con me. Mi hanno battuto quasi tutti i giorni. So di essere indietro, ci vorranno diverse componenti perché succeda il miracolo. I migliori sono sempre gli stessi, da Nikishin a Novosjolov. Questo però mi dà forza“.

E quindi le prospettive da numero 7 al mondo sono le seguenti, cercando di imitare un grande dello sport mondiale: “Sono numero 7 del ranking, ma se esco subito a questi Mondiali finisco fuori dai 16 e dalla prossima stagione dovrò ricominciare dalle qualificazioni. Mi aspetto la durezza di una gara in cui nessuno mi regalerà niente. Spero di poter rimediare con l’esperienza ad uno stato di forma non eccellente. Nella mia vita ho ottenuto tutto grazie al lavoro, questa volta mi sono dovuto inventare un Mondiale in due mesi. Ma io ho sempre davanti l’esempio di Roger Federer, che a quasi 37 anni continua a stupire il mondo. Se ce la fa lui…“.

 





giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Federscherma

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