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Senato francese: i dopati sono quattro volte di più dei positivi
Continuiamo la rassegna dei tanti punti interessanti presentati dal rapporto della Commissione antidoping del Senato francese. I due volumi pubblicati, per un totale di 237 pagine, presentano un quadro completo ed interessante sul doping nello sport internazionale. Per arrivare ad una tale completezza, i senatori si sono avvalsi di 138 testimonianze di personaggi importanti dello sport francese: atleti, tecnici, medici sportivi, dirigenti. Tutte persone che mangiano quotidianamente pane e sport, e che conosco alla perfezione i meccanismi dell’agonismo a livello internazionale.
Certo, nella storia resterà soprattutto la “lista nera” dei corridori positivi all’EPO nel Tour de France del 1998, ma nei meandri delle 237 pagine si trovano cose altrettanto interessanti.
Tra le personalità che si sono recate di fronte alla Commissione, c’è Patrick Schamasch, ex direttore medico e scientifico del Comitato Olimpico Internazionale, secondo il quale gli atleti dopati sarebbero addirittura quattro volte di più rispetto a quelli che risultano positivi. Attualmente, infatti, i casi di positività rappresentano solo una percentuale che va dall’1 al 2% dei controlli effettuati, ma il numero di atleti che assumono sostanze vietate dovrebbe essere molto più grande.
“Non sono numeri dati a caso. La proporzione di dopati è superiore a quella di coloro che risultano positivi, che sono solo l’1 o il 2%; probabilmente gli imbroglioni rappresentano il 7 o l’8% degli sportivi”, ha detto Schamasch nella sua testimonianza.
Com’è possibile tutto questo? “Tutt’ora”, ha spiegato Schamasch, “alcune sostanze e alcuni metodi non sono individuabili, altri invece hanno delle finestre di rilevazione abbastanza corte e poi ci sono delle strategie di aggiramento che sono state messe in pratica dagli sportivi”.
Delle dichiarazioni che fanno riflettere e che quasi sembrano dirci che coloro che vengono pescati positivi, in realtà, sono solo i più ingenui.
Prima parte: i dopati del Tour ’98
Seconda parte: 60 proposte contro il doping
Terza parte: più controlli per gli sport di squadra
giulio.chinappi@olimpiazzurra.com