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Ginnastica, Pillole di Codice/1: come si forma il punteggio

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Da oggi inizia una nuova rubrica su Olimpiazzurra. Una serie di appuntamenti settimanali per scoprire più da vicino il codice dei punteggi (2013-2016, in vigore fino alle Olimpiadi di Rio de Janeiro) e il regolamento della ginnastica artistica, sempre ostico e con tanti lati oscuri sempre da scoprire. con una nuova rubrica per spiegarvi il codice dei punteggi 2013-2016 che vi darà appuntamento ogni lunedì.

Oggi iniziamo col spiegarvi come si costruisce il punteggio di un esercizio.

 

Il Punteggio Finale che una ginnasta conquista al termine di ogni esercizio è la semplice somma aritmetica tra due punteggi diversi: il D Score (dove D sta per Difficoltà), che misura il contenuto dell’esercizio e le sue difficoltà tecniche; E Score (dove E sta per Esecuzione) che valuta come l’atleta abbia svolto il suo esercizio e la sua artisticità.

 

Il D Score per quanto riguarda parallele, trave e corpo libero tiene conto di:

–          Gli otto elementi di maggior difficoltà eseguiti dalla ginnasta. Quattro devono essere acrobatici mentre quattro devono essere artistici. In base alla loro difficoltà, il codice prevede una valutazione. Si va dagli elementi A (i più semplici, 0.10 punti) a quelli H (i più complessi, previsti solo al corpo libero, 0.80 punti). Ogni lettera “scalata” il punteggio aumenta di un decimo (ad esempio B è 0.20, C è 0.30 e così via).

 

–          Esigenze di Composizione. Banalmente: le cose fondamentali che un esercizio deve avere. Sono massimo cinque per ogni attrezzo, ciascuna del valore di mezzo punto per un totale massimo di 2.5 punti. Le ginnaste di livello internazionale ne presentano cinque, ma chiaramente se ne possono presentare anche meno. Solitamente sono: salti in diverse direzioni (avanti, indietro, laterali alla trave), due elementi artistici combinati tra loro (al corpo libero), rilascio-presa dello staggio alle parallele, ma vengono contemplate anche le uscite che devono avere una certa difficoltà per soddisfare l’esigenza e aver diritto al mezzo punto.

 

–          Abbuoni di Collegamento. Sono dei bonus assegnati per una combinazione di più elementi. Banalmente: a un salto ne faccio seguire immediatamente un altro. In base alla loro difficoltà si assegnano: 0.10 punti, 0.20 punti, 0.30 punti (rarissimo). Per ottenere l’abbuono, il collegamento deve essere eseguito senza cadute, senza esitazioni o passi supplementari tra gli elementi. Tutti i collegamenti devono essere diretti (solo al corpo libero i collegamenti acrobatici possono essere indiretti).

 

Quindi il valore dato la somma degli 8 elementi di difficoltà maggiore viene sommato con il valore dato dalle esigenze di composizione e con gli eventuali abbuoni.

 

Esempio di un Esercizio alla trave:

Elementi Acrobatici: D, D, D, E (0.4+0.4+0.4+0.5=1.7) + Elementi Artistici: D, C, E, D (0.4+0.3+0.5+0.4=1.6) = 3.3

Esigenze: 2.50

Bonus: 0.2

3.3+2.5+0.2 =  6.0

 

Il D Score per quanta riguarda il volteggio è invece indicato da una speciale tabella che, in base al tipo di salto eseguito, fornisce un determinato punteggio. Ad esempio uno Yurchenko con doppio avvitamento vale 5.8.

 

Il punteggio E, invece, valuta l’esecuzione. Partendo da un massimo di 10.00 punti, i giudici sottraggono decimi di punto per eventuali imperfezioni, falli, errori, cadute e quant’altro secondo delle regole ben definite dal codice dei punteggi (su cui torneremo in futuro). Ogni esecuzione è valutata in relazione alle aspettative di un’esecuzione perfetta. Tutte le deviazioni da questa aspettativa vengono penalizzate.

 

Al D-score di partenza viene dunque sommato l’E Score per arrivare al punteggio finale che la ginnasta si porta a casa.

 

Quindi, concludendo con il nostro esempio, prendiamo la nostra trave da 6 di D-score. Ipotizziamo che la ginnasta abbia preso una penalità di 1.00 punto per la sua esecuzione. Quindi il punteggio E sarà di 9.00. Quindi il punteggio del suo esercizio sarà:

 

Punteggio D: 6.00+ Punteggio E: 9.00  = 15.00

 

Ester Vicentelli

2 Commenti

1 Commento

  1. Stega

    5 Agosto 2013 at 14:05

    Pubblicherete articoli analoghi per i punteggi della ginnastica maschile?

    Grazie e buon lavoro!!

    • Stefano Villa

      5 Agosto 2013 at 14:16

      Ciao Stefano,
      l’articolo di oggi è valido anche per la ginnastica maschile (anche se io e Ester abbiamo sempre usato soggetti femminili per abitudine). In futuro potremmo certamente dedicarne qualcuno più specifico ai ragazzi.

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