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Ginnastica, Europei 2018: Italia, il collegiale per scegliere il quintetto. Chi volerà a Glasgow? Senza Maggio, lotta per 5 body

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Oggi inizia il collegiale dell’Italia in preparazione agli Europei 2018 di ginnastica artistica in programma a Glasgow dal 2 al 5 agosto. Manca una settimana alla partenza della nostra Nazionale verso la Gran Bretagna, la rassegna continentale è davvero dietro l’angolo ma ancora non si conosce ufficialmente il quintetto che cercherà di essere protagonista all’SSE Hydro: saranno proprio gli ultimi cinque giorni di allenamento a sciogliere gli ultimi dubbi e a definire la formazione dell’Italia per la prima grande competizione internazionale della stagione, collocata in piena estate a differenza del consueto appuntamento primaverile.

Al PalAlgeco di Brescia si presenteranno sette ginnaste dopo l’infortunio di Martina Maggio, ancora una volta frenata da problemi al ginocchio dopo essere tornata brillantemente in seguito al crac dell’anno scorso. L’assenza della brianzola rimescola un po’ le carte e apre molteplici scenari nella corsa verso i cinque body azzurri a disposizione anche perché il DT Enrico Casella dovrà tenere conto del particolare format della competizione che prevede delle qualificazioni col 5-3-3 (dunque senza scarto di punteggio). L’Italia vuole provare a ben figurare nella gara a squadre e a strappare il pass per qualche Finale di Specialità, ben consapevole che non sarà facile tornare a casa con delle medaglie (non ne vinciamo una addirittura dal 2014 quando Vanessa Ferrari trionfò al corpo libero).

Lara Mori sarà ancora una volta la nostra capitana, ormai è un pilastro irrinunciabile grazie alla sua solidità e alla sua esperienza. Domani compirà 20 anni e spetterà ancora a lei guidare il gruppo come ha già fatto più volte nel corso delle ultime due stagioni: la toscana cercherà di ripetere le buone prestazioni di Cluj-Napoca, può assolutamente dire la sua al corpo libero e alla trave, oltre a tracciare la strada maestra nel team event. Vista l’esclusione di Elisa Meneghini, quella che vedremo a Glasgow sarà una Nazionale molto giovane e che potrebbe non discostarsi di molto da quella che abbiamo visto ai recenti Giochi del Mediterraneo dove abbiamo vinto la medaglia d’oro (ma con avversarie di ben altra caratura rispetto a quelle che troveremo in terra britannica): Giada Grisetti con le sue parallele di qualità (ma è reduce da quattro cadute consecutive), la giovane Martina Basile con la sua continuità, Caterina Cereghetti e Francesca Noemi Linari sono in piena lotta per un posto al sole.

Attenzione però a Sofia Busato che è tornata alla grande dopo l’infortunio dello scorso anno. La comasca ha vinto il tricolore al volteggio, il suo attrezzo di punta dove con due salti di buona fattura potrebbe anche dire la sua in finale considerando anche l’assenza per infortunio di Giulia Steingruber: è vero che Sofia non ha altri attrezzi nelle gambe in questo momento e quindi potrebbe creare qualche difficoltà in ottica gara a squadre ma sarebbe una carta validissima da sfruttare. E poi Sara Ricciardi, esplosa quasi all’improvviso ai Campionati Assoluti dove ha conquistato il terzo posto alle spalle delle juniores Giorgia Villa ed Elisa Iorio: la siciliana, a quasi 22 anni, potrebbe davvero avere l’occasione della vita?

 





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