Artistica
Ginnastica, Europei 2018: Italia, tra infortuni e assenze. Le azzurre ci provano a Glasgow, juniores fenomenali. Analisi convocazioni
Enrico Casella ha dovuto fare di necessità virtù e si è dovuto armare di fantasia per disegnare la squadra che rappresenterà l’Italia agli Europei 2018 di ginnastica artistica, in programma a Glasgow dal 2 al 5 agosto. Infortuni e problemi fisici, infatti, hanno letteralmente messo in crisi la nostra Nazionale che si è trovata con gli elementi contati alla vigilia della rassegna continentale: inutile negare che ci presenteremo in Gran Bretagna con una formazione rimaneggiata e con un quintetto lontano da quello tipo, ma è stato un gioco forza dovuto ai crac che hanno purtroppo colpito diverse ragazze (ed è un problema che devono affrontare anche altri Paesi, basta guardare i casi di Giulia Steingruber ed Ellie Downie, oppure rivolgere un sguardo in casa Russia).
Desiree Carofiglio, Martina Maggio, Lara Mori, Sara Ricciardi sarebbero state sicuramente protagoniste all’SSE Hydro ma purtroppo dovremo fare a meno di loro per variegati motivi che saranno poi esplicati nel dettaglio nelle prossime ore. Con Elisa Meneghini ancora lontana dalla condizione top (ma perdonata per non aver risposto alla convocazione primaverile per il Trofeo di Jesolo) e con le altre veterane fuori gioco, siamo rimasti con le ginnaste contate per partecipare al primo grande appuntamento internazionale che precede di due mesi i Mondiali di Doha (già qualificanti per le Olimpiadi di Tokyo 2020). Le azzurre ce la metteranno tutte per ben figurare e per essere protagoniste nella terra d’Albione, non sarà semplice lottare per dei traguardi importanti sia con la squadra che a livello individuale ma la combattività non mancherà a una formazione che vuole dimostrare di essere competitiva in questo contesto.
Ci affideremo soprattutto a Sofia Busato che torna agli Europei dopo l’infortunio patito l’anno scorso a Cluj-Napoca: la comasca ha stretto i denti, ha recuperato, è tornata in forma, ha vinto il tricolore al volteggio e su questo attrezzo potrebbe regalarci delle soddisfazioni visto che ha due salti di buon livello grazie ai quali potrebbe anche agguantare la finale di specialità. Giada Grisetti ha in dote delle ottime parallele ma dovrà evitare di commettere errori, nelle ultime quattro circostanze è caduta: servirebbe un esercizio di spessore, fondamentale per il team event. Il Cigno di Bellinzona è poi molto concreta sul giro completo al pari della giovane Martina Basile, sempre più azzurra e ancora in gioco insieme a Francesca Noemi Linari e Caterina Cereghetti. Vedremo all’opera per quattro quinti (unico cambio Busato per Mori) l’Italia che ha vinto i Giochi del Mediterraneo un mese fa ma questa volta la concorrenza sarà di ben altro spessore.
Tra le juniores invece nessun dubbio con una formazione stellare che punta a vincere la gara a squadre e a fare incetta di medaglie anche a livello individuale. Le gemelle Asia e Alice D’Amato, Elisa Iorio e Giorgia Villa voleranno a Glasgow per fare saltare il banco insieme ad Alessia Federici: la sfida alla Russia è già lanciata, le Fate vogliono solo la medaglia d’oro.
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