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Nuoto
Correnti nella piscina dei Mondiali? Falsati i 50? Proteste da Francia e Usa
Un articolo apparso sul quotidiano francese Le Monde sta suscitando non poche polemiche. I tecnici di Francia e Stati Uniti, due delle squadre faro del nuoto mondiale, avrebbero constatato delle correnti irregolari all’interno della piscina mondiale, falsando così le prove sui 50 metri, in particolare quella dei 50 metri stile libero, dove Nathan Adrian (Usa) e Florent Manaudou (Francia) sono rimasti esclusi dal podio.
I primi a segnalare il problema sono stati i tecnici francesi. Al termine di una conferenza stampa, tenutasi qualche ora prima della finale, il direttore tecnico Lionel Horter e l’allenatore Romain Barnier, ex sprinter di alto livello, si sono soffermati a parlare con il direttore esecutivo della FINA, il rumeno Cornel Marculescu, assieme all’ex campionessa mondiale francese Roxana Maracineanu, attualmente commentatrice per la tv francese e prima rappresentante dell’esagono a vincere un oro nella storia dei Mondiali di nuoto.
“Vi chiediamo solo di fermare le turbine durante la finale di questo pomeriggio”,avrebbe chiesto Horter a Marculescu. “Non sono convinto, vedremo”, sarebbe stata la risposta del dirigente della FINA. Il resto della conversazione si è svolta in rumeno tra Marculescu e la Maracineanu, che come denota il cognome è proprio originaria della Romania.
Più tardi, il Presidente della Federazione Francese, Francis Luyce, ha spiegato il problema ai giornalisti di Le Monde: “Barnier ed Horter hanno constatato che su alcune prove, i nuotatori delle corsie 1, 2 e 3 erano più veloci in un senso e quelli delle corsie 6, 7 e 8 nell’altro. Questo dovrebbe essere causato da un vortice creato nella piscina dal sistema delle turbine. Anche i tecnici degli Stati Uniti lo hanno constatato”. Luyce ha spiegato il tutto con un disegno, riprodotto sempre su Le Monde:
Questo sistema, che prevede 14 turbine posizionate sui due lati della piscina, è stato sperimentato per la prima volta proprio in occasione dei Mondiali di Barcellona.
Alcune statistiche poi, sembrerebbero provare questa tesi. Nelle prove di mezzofondo, 800 e 1500 metri, i nuotatori delle corsie 1, 2 e 3 nuotavano sistematicamente più veloci in un senso, mentre quelli delle corsie 6, 7 e 8 lo facevano nell’altro. Per esempio, nella finale dei 1500 m femminili, Chloe Sutton (USA), in corsia numero 1, ha nuotato con una media di 32”093 in un senso e con una media di 32”544 nell’altro. La cinese Danlu Xu, dalla parte opposta della piscina, ha nuotato invece rispettivamente con una media di 32”252 e di 31”777. Lo schema, che vede una differenza di circa mezzo secondo tra i due sensi, si è verificato anche negli 800 metri donne, negli 800 metri uomini e nei 1500 metri uomini.
“È un problema enorme basato su mere speculazioni” ha detto Marculescu, intervistato da Le Monde. “Per noi non ha nessun senso e resta un mistero. Per tutte le distanze superiori ai 50 metri, tutti partirebbero comunque alla pari. I 50 metri sono il problema principale”.
E infatti sono proprio i 50 metri, che si nuotano su una sola vasca, le prove che sembrano offrire una testimonianza importante. Sulle otto finali dei 50 metri (i quattro stili sia al maschile che al femminile), i nuotatori della corsia 8 hanno ottenuto due argenti e due bronzi, mentre quelli della corsia uno sono arrivati sei volte ultimi (come il francese Florent Manaudou nella finale dei 50 farfalla) e due volte penultimi. Una cosa alquanto strana se si pensa che i due nuotatori delle corsie citate sono quelli che hanno ottenuto i due tempi peggiori nelle semifinali, e quindi dovrebbero partire su basi molto simili.
Sia la Francia che gli Stati Uniti hanno messo l’accento sul podio dei 50 metri stile libero, interamente occupato dai nuotatori delle corsie 6 (César Cielo), 7 (Vladimir Morozov) e 8 (il sorprendente George Bovell). A restare fuori dal podio sono stati invece due dei favoriti, lo statunitense Nathan Adrian (corsia 3, quarto a 11/100 dal podio) ed il campione olimpicofrancese Florent Manaudou (corsia 4, giunto quinto). Entrambi i nuotatori, usciti dalla piscina, hanno rilasciato dichiarazioni in cui affermavano di non avere spiegazioni per la controperformance.
giulio.chinappi@olimpiazzurra.com