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F1, Mondiale 2018: Lewis Hamilton va in vacanza sulle ali dell’entusiasmo, Vettel si mangia le mani

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E così, dopo dodici appuntamenti, il Mondiale 2018 di Formula Uno va in vacanza. La sosta agostana (che si concluderà nel fine settimana del 26 agosto con il Gran Premio del Belgio, anche se già domani si tornerà in pista per i Test dell’Hungaroring) permetterà ai piloti di ricaricare le batterie in vista di un finale di stagione che ai annuncia quanto mai infuocato, ed ai team di finalizzare gli ultimi miglioramenti alle rispettive vetture.

Chi ci arriva con il vento in poppa è sicuramente Lewis Hamilton. Il portacolori della Mercedes temeva la doppietta Germania-Ungheria e, invece, se l’è portata a casa. Rischiava di vedere a distanza il rivale Sebastian Vettel ed invece ora comanda la classifica con ben 24 lunghezze di vantaggio. Un gap inatteso visti i valori in campo, ma che il campione del mondo si è meritato, disputando, forse, la sua migliore annata della carriera. L’inglese lo conosciamo. Quando qualcosa non va per il verso giusto rischia di tirare i remi in barca, ma quando è in fiducia sembra non avere rivali. La sconfitta subita a Silverstone, poi, lo ha ulteriormente motivato. Da quel momento in avanti, nonostante l’inconveniente nel corso delle qualifiche di Hockenheim, ha cambiato marcia, conquistando 50 punti di platino e, soprattutto, ha minato le certezze di Ferrari e Vettel. Le sue esultanze, decisamente enfatizzate, puntano proprio a quello, mettere in difficoltà il rivale. E il fatto di avere vinto su due piste “non amiche” della sua W09, non può che regalargli una ulteriore iniezione di fiducia.

Il tedesco, suo malgrado, ha contribuito alla fuga del suo sfidante con un errore pesantissimo nella gara di casa. Poteva volare via in graduatoria, ora invece è costretto a rimontare. Anche in Ungheria la pioggia caduta esattamente in occasione delle qualifiche non gli ha certo dato una mano, ma ora sia lui che la scuderia dovranno rispondere presente. Un anno fa giunsero al break estivo in prima posizione, salvo poi subire una doppia scoppola tra Spa e Monza, prima della terribile trasferta asiatica, stavolta devono inseguire con la consapevolezza di non poter commettere il minimo errore, sia in fase di progettazione, sia in gara. La vettura di Maranello ha dimostrato, spesso, di essere la migliore del lotto, ma la classifica non lo conferma. Vettel in primis non ha raccolto quanto meritato, e ora Hamilton, che invece ha sempre estratto il massimo possibile. si sfrega le mani.

Siamo giunti a 9 gare dalla conclusione della stagione. 225 punti in palio per agguantare il titolo 2018. Hamilton parte con i favori del pronostico, sia per il margine che può gestire, sia per la sua situazione mentale. Vettel, invece, è consapevole di non aver ancora fatto abbastanza, al netto di un campionato eccellente. Manca ancora qualcosa. La perfezione, in ogni occasione. Per avere la meglio di due rivali come Mercedes e Hamilton non si può regalare nulla. Di errori ne sono stati commessi abbastanza, d’ora in avanti non saranno più ammessi, altrimenti la stagione si potrà chiudere solamente in una maniera.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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