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Scherma, l’Italia in vista di Tokyo 2020. Fioretto certezza assoluta, Luca Curatoli pronto ad esplodere

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I Mondiali di scherma a Wuxi si sono chiusi con un’Italia ancora in vetta al medagliere e con tanti spunti positivi per il futuro azzurro. Dal prossimo anno comincerà infatti il periodo di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020, che dalla prima gara della nuova stagione diventa il grande obiettivo per ogni schermidore.

Guardando verso i Giochi sicuramente il fioretto azzurro si presenterà con tante ambizioni e con molte possibilità di medaglia. Alessio Foconi è reduce da una fantastica doppietta in quel di Wuxi e ha vinto anche la Coppa del Mondo dopo un anno davvero straordinario per il ternano. Adesso arriva la cosa più difficile, che è quella di confermarsi ad altissimo livello, ma Foconi ha tutte le carte per restarci, anche se la concorrenza è spietata e parte già in casa, con un Daniele Garozzo che spera di avere un anno senza problemi fisici per tornare nuovamente numero uno del mondo.

Al femminile, invece, è esplosa in maniera definitiva Alice Volpi. La fiorettista toscana si è avvicinata a quel gradino più alto del podio ai Mondiali dello scorso anno, lo ha osservato bene agli Europei e alla fine se lo è preso a Wuxi. La consacrazione di un talento straordinario, di una campionessa che può davvero prendere l’eredità delle più grandi di sempre del fioretto azzurro e che a Tokyo può davvero ambire ad una doppietta d’oro tra individuale e gara a squadre.

Sicuramente Wuxi è stata una tappa importante per Luca Curatoli. Il campano ha la consapevolezza di essere il leader della squadra di sciabola maschile (complice un ultimo assalto in finale che resta indelebile) e di poter davvero ottenere risultati importanti a livello individuale già a partire dalla prossima stagione, che deve essere quella della definitiva maturazione.

Mara Navarria ha nascosto in parte con il suo oro una spada azzurra molto sottotono. La friulana ha vissuto un 2018 davvero eccezionale, cosa che invece le sue compagne e gli uomini non hanno avuto. In particolare Rossella Fiamingo ha avuto una stagione da cancellare in fretta e l’obiettivo è quello di ripartire immediatamente in modo diverso il prossimo anno. Nessun acuto in Coppa del Mondo, male agli Europei e poi anche ai Mondiali, la siciliana deve uscire assolutamente dalla crisi, anche perché lei sa come si vince una medaglia alle Olimpiadi.

 





 

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Foto: Federscherma Bizzi/Trifiletti

1 Commento

1 Commento

  1. Fabio90

    30 Luglio 2018 at 12:26

    Io sono molto ottimista per Tokyo..se non erro a Rio abbiamo vinto un solo oro..si puo fare decisamente meglio anche grazie alla presenza di tutte le gare a squadre e quindi anche di un atleta in piu.
    Tempo fa lessi qui un articolo dove si ipotizzava un olimpiade poco positiva in generale a tokyo…io invece anche grazie ad un contributo superiore della scherma e vedendo anche gli altri sport prevedo tutt’altro..addirittura la sparo grossa ci sono i presupposti per un olimpiade record per l’Italia..la migliore di sempre sia per gli ori che per le medaglie totali.
    Basti pensare che il nostro record è di 14 ori…e che a Rio ne abbiamo presi 8….gia nella scherma se facciamo un olimpiade ottima…nemmeno sensazionale..ma ottima…4 ori si possono prendere..e rappresenterebbe la metà di Rio….se contiamo paltrinieri..detti..chamizo….almeno un oro squadre ( e siamo competitivi in almeno 4 sport di squadre ma molto probabilmente anche in 6)…cannottaggio si ritorna a puntare in alto..1 oro se non 2..tra judo e karate 1 oro ci sta…ciclismo tra strada e pista..1 oro anche ci sta..ma forse anche di piu..il tiro ( purtroppo nel tiro a segno la mancanza di campriani sarà pesante) a volo ci regala almeno un oro se non 2…poi un altro oro o anche due ci possono scappare tra arco/vela/equitazione e poi ci sono sempre le variabili pazze…che possono arrivare nel tennis/beach volley/gli sport nuovi/a questo punto chissa il golf../atletica nella marcia/basket 3×3/ o magari la pellegrini..
    Ovviamente sono tutte considerazioni che non hanno senso gia di per sè..figuriamoci a due anni di distanza..ma il senso è che non condivido il pessimismo…e che considero la scherma un crocevia fondamentale per la caccia a questo record per me difficile ma tutt’altro che impossibile.

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