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Atletica
Atletica, Europei 2018: l’Italia sogna con Filippo Tortu, corri veloce verso le medaglie. La copertina azzurra per una magia
Filippo Tortu sarà la carta più promettente dell’Italia agli Europei 2018 di atletica leggera che si disputeranno a Berlino dal 6 al 12 agosto: puntiamo proprio sul nostro fenomeno della velocità per risplendere nella rassegna continentale e sognare in grande. Ormai il 20enne è il volto copertina dell’intero movimento, è esploso definitivamente in questa stagione grazie a un crescendo rossiniano di prestazioni che lo ha portato a correre i 100 metri in un roboante 9.99, diventando così il primo italiano capace di infrangere la barriera dei dieci secondi. L’impresa di Madrid resterà per sempre nella storia di questo sport entro i confini nazionali ma ora il brianzolo vuole monetizzare al meglio il suo talento e spera proprio di salire sul podio a questi Europei, quelli che devono rappresentare il trampolino di lancio verso le Olimpiadi di Tokyo 2020.
Il ragazzo di origini sarde ha tutte le carte in regola per fare saltare il banco e regalarsi un sogno. Si presenta nella capitale tedesca con il terzo accredito stagionale, ha la mentalità giusta per compiere il grande salto, è spesso molto concentrato e difficilmente fallisce quando si prefigge un obiettivo: ha tutte le doti necessarie per puntare in alto, oltre a delle abilità atletiche fuori dal comune e a uno stato di forma che sembra essere eccellente. Dopo il botto di Madrid non si è praticamente più visto in pista, ha saltato anche il meeting di Montecarlo e ha preferito concentrarsi sugli allenamenti per non lasciare nulla al caso: la strategia del coach-papà Salvino è quella di puntare su poche gare (ma buone) e lavorare tanto a casa, alla pista di Giussano dove ormai ha messo base.
Filippo Tortu, in accordo anche con i vertici Fidal, ha optato per disputare esclusivamente i 100 metri abbandonando momentaneamente la strada dei 200: proprio sullo sprint puro sembra avere al momento le possibilità migliori per centrare un risultato di livello e la medaglia è una concreta possibilità. Quello che è già stato visto come l’erede del grande Pietro Mennea è chiamato a fronteggiare la corazzata britannica composta da Zharnel Hughes (9.91 di stagionale), Ujah Chijindu, Reece Prescod e Ojie Edoburun oltre al temutissimo francese Jimmy Vicaut (9.91) e all’ostico turco Jak Ali Harvey (9.99). Tra l’altro Tortu è già ammesso alle semifinali, non dovrà passare dal turno preliminare proprio come gli altri big e dunque potrebbe presentarsi al meglio in finale dove proverà a guadagnarsi un posto sul podio, sognando magari anche l’Inno di Mameli e una consacrazione totale.
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