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F1, Mondiale 2018: 9 gare al termine della stagione. Le piste favorevoli a Ferrari e Mercedes

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Ci troviamo nel bel mezzo della pausa estiva del Mondiale 2018 di Formula Uno. Piloti, tecnici ed ingegneri sono in vacanza, e persino le fabbriche sono chiuse. Tutto è fermo. Tutto tace. Non ci rimane che “fare le carte” al finale di stagione. Nove appuntamenti che decideranno chi tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel potrà conquistare il quinto titolo della loro carriera. Dato che Ferrari e Mercedes sono due vetture praticamente alla pari, non sarà semplice capire in anticipo quale delle due sarà avvantaggiata, o meno, nei rimanenti Gran Premi. Andiamo, quindi, ad analizzare tracciato per tracciato chi potrebbe avere un margine.

La volata verso il titolo 2018 incomincerà su uno dei palcoscenici più famosi ed affascinanti di tutto il calendario: il weekend del 26 agosto sarà tempo del Gran Premio del Belgio nel tempio della velocità di Spa-Franchorchamps. La pista posizionata nelle Ardenne è quanto di meglio si possa trovare nel mondo della Formula Uno, con i suoi scenari mozzafiato, i suoi tratti veloci, le sue curve da cuore in gola come la celebre Eau Rouge-Redillon, senza dimenticare i curvoni come Pouhon e Blanchimont che, oggigiorno, vengono percorsi in pieno ad oltre 300kmh di velocità. Nei suoi 7004 metri la pista belga rappresenta il classico mix tra velocità e carico aerodinamico, per cui un tracciato quanto mai complicato da leggere. Senza dimenticare che la pioggia è sempre dietro l’angolo tra le Ardenne. Se, fino ad un anno fa, la Mercedes si sapeva che avrebbe fatto un sol boccone dei rivali, quest’anno la potenza messa in mostra dalla SF71H potrebbe far pendere l’ago della bilancia verso la scuderia di Maranello. Vantaggio minimo si intende, ma che potrebbe fare la differenza, specialmente in qualifica.

La ripartenza dalle vacanze sarà quanto mai intensa dato che, dopo poche ore, bisognerà fare armi e bagagli e spostarsi subito a Monza nel primo fine settimana di settembre. La pista brianzola è la più veloce del calendario e richiede solamente una cosa: velocità, grazie ad un assetto unico in tutto l’arco del calendario. Negli ultimi anni le Mercedes hanno banchettato tra variante Ascari e Parabolica, ma quest’anno il gap si ridurrà sensibilmente. La Ferrari gioca in casa, ma avere la meglio sulla Power Unit Mercedes non sarà semplice. Nel complesso si può affermare che sia ancora presente un leggero predominio per le Frecce d’argento, grazie al mix di velocità ed efficienza in curva, ma le Ferrari saranno pronte al duello.

Metà settembre, tempo di Singapore. Sul lunghissimo e complicatissimo circuito cittadino di Marina Bay la Ferrari ha brutti ricordi, dopo quando accaduto un anno fa, ovvero l’incidente al via che mise ko Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen sul bagnato che, beffardamente, si presentò proprio pochi minuti prima del via. Cancellando questo precedente, però, va ricordato come la Rossa si sia sempre comportata alla grande sulla pista orientale e, anche in questa occasione, potrebbe avere l’ago della bilancia a proprio favore. La SF71H non disporrà del margine delle ultime edizioni (anche perché non ha più il passo corso) ma sarà sicuramente la vettura da battere con la Red Bull che potrebbe darle una mano.

Tra fine settembre e inizio ottobre arriverà la doppietta Russia-Giappone. In questo 2018 la corsa di Sochi viene spostata in autunno, con conseguenti temperature più basse che cambieranno gli scenari a livello di gomme. La pista ricavata dal villaggio olimpico del 2014 ha sempre visto una ottima Mercedes, ma anche tanto equilibrio tra le due contendenti. Anche in questa occasione le curve ad angolo retto ed i tratti veloci potrebbero far propendere il vantaggio nella direzione del campione del mondo in carica, ma sarà questione di millesimi.  Dalle sponde del Mar Nero, quindi, si passa a Suzuka, uno dei tracciati più complicati e vari di tutto il Mondiale, che richiede il massimo da vetture e piloti e dove trovare il giusto set-up non è mai semplice. Le ultime edizioni sono risultate un vero e proprio monologo della scuderia di Brackley che, in questa occasione, partirà alla pari con le Rosse. Ci aspettiamo un duello Hamilton-Vettel uno contro uno, come ai tempi di Ayrton Senna ed Alain Prost, senza esclusione di colpi. Questo circuito esalta i campioni, e siamo certi che i due grandi rivali se la vedranno in uno scontro ravvicinato.

Si arriva alla fine di ottobre e ci si trasferisce dall’altra parte del globo per la trasferta americana. Prima toccherà ad Austin, quindi a Città del Messico. La gara texana sul Circuit ot the Americas, è un vero e proprio feudo di Hamilton e della sua vettura. Per la conformazione del circuito anche stavolta sembra favorita la W09 (anche perchè la Ferrari non ha mai vinto sulla pista statunitense) che si esalta tra lunghi rettilinei e curve veloci, con il primo settore che è un vero e proprio capolavoro di tecnica. L’ultimo tratto, invece, richiede trazione e conduzioni di curva, e la Ferrari potrebbe rispondere presente, ma nel complesso si tratta di una pista Mercedes. Sarà poi la volta del tracciato intitolato ai fratelli Rodriguez, a Città del Messico. Sulla pista centroamericana cambia tutto. Anche se è presente un rettilineo di oltre un chilometro, il resto del circuito prevede curve da bassa velocità e da trazione, e proprio per questo è la Ferrari ad avere i favori del pronostico, sfruttando il tratto misto per portare dalla sua parte l’ago della bilancia.

Dopo una lunghissima stagione siamo arrivati al mesi di novembre e, quindi, alle ultime due gare del calendario: Brasile e Abu Dhabi. Si parte da Interlagos, pista nella quale succede sempre di tutto, tra meteo ballerino e tracciato che chiama tanti sorpassi. L’anno scorso Vettel vinse in scioltezza (approfittando dell’errore in qualifica del rivale) e anche in questa occasione la Rossa potrebbe sfruttare il suo mix tra potenza e trazione. Vantaggio minimo, ma che potrebbe farsi sentire. Arriviamo, infine, alla data clou del 25 novembre, ultimo Gran Premio stagionale, ad Abu Dhabi. A rigor di logica in una corsa che potrebbe decidere un titolo i due contendenti vivranno un duello all’ultima curva, con la Mercedes che, tuttavia, sembra lievemente avvantaggiata, sia dalla storia sul tracciato di Yas Marina sia dal suo layout. Tra rettilinei e curve di diverso raggio la W09 potrebbe essere nuovamente imbattibile, ma tutto dipenderà da chi arriverà davanti in classifica, per un ultimo atto del Mondiale 2018 da cuore in gola.

Ci attende, dunque, un finale di stagione davvero imprevedibile ed avvincente. L’equilibrio che regna tra le due grandi rivali si vedrà anche nei 9 Gran Premi rimanenti, con poche occasioni nelle quali l’una o l’altra, partiranno favorite. Sulla carta, come abbiamo visto, il riassunto potrebbe vedere 4 tracciati favorevoli (leggermente) alla Ferrari, ed altrettanti per la Mercedes, con un pareggio a Suzuka. Sarà completamente una questione di dettagli, e di chi sbaglierà di meno. Stiamo vivendo un Mondiale emozionante e combattuto come non succedeva da anni. Ora non ci rimane che vedere se quello scritto sulla carta sarà confermato anche dall’asfalto.

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alessandro.passanti@oasport.it

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