Atletica
Atletica, Europei 2018: le parole degli azzurri. La gioia di Trost, Desalu e Pedroso. Le lacrime di Vallortigara, la delusione di Folorunso
Giornata con tanti italiani in campo agli Europei 2018 di atletica leggera. Nella serata raccogliamo due finali ma anche tantissime pesanti eliminazioni. Di seguito le dichiarazioni che gli azzurri hanno rilasciato alla Federatletica.
ESEOSA DESALU ha conquistato un posto nella finale dei 200 metri correndo in 20.35: “Sono molto soddisfatto, perché non ho mollato quando ho visto che gli avversari stavano cercando di superarmi. La stanchezza si è fatta un po’ sentire negli ultimi 40 metri, ma credo di essere maturato e cresciuto molto mentalmente. Non me l’aspettavo, però dopo la batteria ho deciso di sognare un po’ più. Ho dimostrato di poter tenere testa ai migliori, spero di poter correre domani un buon tempo e conta solo la testa. Me la gioco e sarà comunque un punto di partenza per le prossime due stagioni”.
ANDREW HOWE si è dovuto fermare in semifinale nel mezzo giro di pista: “Questi 200 metri me li sono quasi inventati, avevo preparato il lungo per tutto l’anno, poi purtroppo mi sono indurito nella parte finale. E’ stato un bel ritorno in maglia azzurra, non vedo l’ora di indossarla di nuovo”.
ALESSIA TROST ha agguantato un posto nella finale del salto in alto superando 1.90 all’ultimo tentativo: “È una pedana particolare, spinge molto in orizzontale, bisogna correre con le ginocchia più alte e con le tensioni della gara non è facile, poi si è indurita con la pioggia”.
ELENA VALLORTIGARA era una delle donne più attese di questa spedizione ma non è riuscito a confermarsi sui livelli del 2.02 saltato poche settimane fa ed è stata clamorosamente eliminata: “È stata la peggior gara della mia stagione, sono estremamente delusa, qualcosa non è andato nella rincorsa, non riuscivo a collegare bene la mente con il corpo. Ero un po’ stanca, quattro giorni fa sono stata male di notte, ho vomitato. Solo da ieri mi sono sentita bene, per fare allenamento, ma evidentemente non per una qualificazione di un Europeo. Ero io la prima a crederci con tutta me stessa”.
YADIS PEDROSO lotterà per il podio sui 400 metri ostacoli, oggi l’italo-cubana si è relativamente controllata in semifinale: “Ho capito subito che si doveva correre un tempo sotto i 55.20 per entrare – evidenziala 31enne dell’Aeronautica – Ho rimediato anche un colpo al ginocchio contro un ostacolo ma va tutto bene”.
AYOMIDE FOLORUNSO era accreditata per accedere all’atto conclusivo del giro di pista con barriere e invece ha fallito l’obiettivo: “Ho sbagliato gara. Mi sembra surreale essere fuori dalla finale, non era assolutamente nei miei pieni, stavo bene ed ero tranquilla mentalmente. Ho commesso errori tecnici che da un po’ non facevo, e in questo momento era da evitare. Sono delusa da me stessa. È veramente deludente non riuscire a dimostrare il lavoro fatto. Proviamo a rifarci con la 4×400”.
MATTEO GALVAN ha mancato la finale dei 400 metri per appena tre centesimi: “Il mio obiettivo era fare lo stagionale e migliorarlo ancora. Lo prendo con soddisfazione e adesso provo a rimanere concentrato per la staffetta. Era solo il quarto 400 di quest’anno, vengo dall’operazione dell’anno scorso al tendine d’Achille. Va bene così”.
DAVIDE RE ha invece corso lontanissimo dai suoi standard sul giro di pista: “È andata male. Le aspettative erano altre, mi dispiace averle deluse, ho corso quasi tre decimi sopra il personale”.
KEVIN OJIAKU ha deluso nella finale del salto in lungo non entrando mai in partita e chiudendo all’undicesimo posto: “Non sono riuscito fare quello che volevo. Ma non valgo queste misure, mi sento meglio di quando ho fatto il personale”.
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