Nuoto
Nuoto, Europei 2018: una valanga d’ORO per l’Italia nell’ultima giornata. Codia, Panziera e Quadarella cavalieri delle acque
Una giornata che ci rimarrà nel cuore e nel cervello quest’ultima degli Europei 2018 di nuoto a Glasgow (Gran Bretagna). Oggi la piscina britannica si è tinta d’azzurro con cinque medaglie (3 ori e 2 bronzi) che hanno proiettato gli azzurri in terza posizione nel medagliere complessivo del nuoto in piscina con 22 medaglie (6 ori, 5 argenti e 11 bronzi). Andiamo a raccontarvi quanto avvenuto quest’oggi.
LA CONSACRAZIONE DI MARGHERITA PANZIERA – Signore e signori che tempo! 2’06″18, secondo dell’anno al mondo, decimo all-time. Margherita Panziera con l’oro di quest’oggi entra in una nuova dimensione dei 200 dorso. Un crono che avrebbe potuto portarla ad una medaglia olimpica e mondiale nelle ultime edizioni e le vale la consapevolezza che il duro lavoro paga. Una gara dominata dal primo all’ultimo metro con una Daria Ustinova molto forte (2’07″12) ma oggi non ce n’era per nessuna. E così tutte le tensioni dissipate ed un successo strameritato. Per la cronaca bronzo alla magiara Katalin Burian (2’07″43).
CASTIGLIONI-VERGANI COPPIA DI BRONZO – Nei 50 sl maschili è l’esordiente Andrea Vergani che risponde presente. Si sa, la gara sull’unica vasca è molto particolare ed è la tensione a farla da padrona. L’azzurro peggiora anche per questo il crono delle semifinali (record italiano di 21″37), come quasi tutti del resto, ma il 21″68 è sufficiente per regalargli la medaglia. Un piazzamento avvalorato anche dal fatto di aver preceduto un campione del calibro del russo Vladimir Morozov (21″74). Vince il favorito della vigilia, il britannico Benjamin Proud che con la partenza fa la differenza, toccando la piastra in 21″34 davanti al greco Kristian Gkolomeev (21″44) e all’azzurro. Neanche il tempo di respirare che tocca alla lombarda Arianna Castiglioni fare il numero e mettersi dietro una certa Ruta Meilutyte nei 50 rana, detentrice del record europeo della distanza. Arianna nuota un ottimo 30″41 sufficiente per mettere la mano davanti alla lituana e bissare il podio dei 100 rana. Il titolo continentale va alla favorita russa Yuliya Efimova (29″81), unica ad abbattere il muro dei 30″, realizzando la tripletta 50-100-200 rana. In seconda piazza la padrona di casa Imogen Clark (30″41). Sesta posizione invece per l’altra azzurra Martina Carraro in 31″11.
LA SORPRESA D’ORO DI PIERO CODIA – Quello che non ti aspetti. Una semifinale bruttissima, peggiorando di mezzo secondo il tempo delle batterie e poi in finale un altro atleta ed un altro crono. Piero Codia, dalla corsia 8, stupisce tutti con un record italiano (50″64) spaziale nei 100 farfalla che frantuma il primato di 51″09 che gli apparteneva, portandolo in seconda posizione nella graduatoria mondiale dell’anno. Una prestazione pazzesca: passaggio in 23″42 e poi ritorno in 27″22, volando letteralmente sull’acqua come una vera e propria farfalla. Niente da fare per il francese Mehdy Metella (51″24) e per il britannico James Guy (51″42), costretti ad inchinarsi al friulano che si regala un sogno.
LA TRIPLETTA DI SIMONA QUADARELLA – Campionessa d’Europa, campionessa d’Europa, campionessa d’Europa. Simona Quadarella entra nella storia dello sport italiano realizzando una tripletta che mai nessun italiano aveva realizzato in una rassegna continentale. Dopo gli 800 e i 1500 stile libero, anche i 400 sono i suoi, abbattendo il suo personale: da 4’05″68 al 4’03″35. Un miglioramento frutto di una gara all’inseguimento della giovane talentuosa magiara Ajna Kesely, anche lei straordinaria in 4’03″57 (record europeo juniores, parlando di una classe 2001). Ungherese piegata dall’ultimo 50 metri di Simona di pura cattiveria. Sì perché lei quando gareggia in acqua si trasforma e per le avversarie sono sempre problemi. L’arrivo allo sprint premia la romana mentre sul terzo gradino del podio sale la padrona di casa Holly Hibbott (4’05″01).
LA MEDAGLIA DI LEGNO DELLA 4X100 MISTA DONNE – Non arriva la medaglia nell’ultima gara di questa competizione, nella sesta finale in cui gli azzurri erano impegnati. La 4×100 mista femminile, infatti, giunge quarta, superata proprio nella frazione a stile dalla Danimarca e dalla Gran Bretagna. Carlotta Zofkova (59″86), Arianna Castiglioni (1’06″50), Elena Di Liddo (57″34) e Federica Pellegrini (53″30) hanno dato il massimo ma non è stato sufficiente per tenersi dietro le danesi trascinate da una scatenata Pernille Blume (51″77) e la britanniche di un altrettanto convincente Freya Anderson (52″69). 3’57″00 per le azzurre contro il 3’56″91 delle padrone di casa. Vittoria della Russia (3’54″22) a precedere per l’appunto le due selezioni citate. Al maschile, grazie ad un eccezionale Adam Peaty da 57″60, il Regno Unito ha fatto festa in 3’30″44 (record dei campionati) davanti alla Russia (3’32″03) ed alla Germania (3’32″03).
SJOESTROEM E VERRASZTO DOMINATORI – Sara Sjoestroem serve il poker e con l’oro nei 50 farfalla conquista la quarta vittoria in questi Europei, a conferma della grandezza dell’atleta. 25″12 le basta per prevalere nei confronti della danese Emilie Beckmann (25″72) e la belga Kimberly Buys (25″74), incredula all’arrivo. Nei 400 misti è ancora il magiaro David Verraszto a far sua questa specialità prevalendo in un confronto all’ultimo sangue sul britannico Max Litchfield: 4’10″65 per l’ungherese e 4’11″00 per il rivale. Bronzo spagnolo di Joan Lluis Pons Ramon (4’14″26).
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: OASport