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Nuoto, Panpacifici 2018: Murphy e Masse stellari nel dorso. Campbell devastante nella gara regina

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Si è tenuta quest’oggi la seconda giornata di gare dell’edizione 2018 dei Panpacifici di nuoto a Tokyo (Giappone), competizione di grande rilievo che vive del confronto Usa-Australia-Asia e con programma olimpico, cioè privo delle prove dei 50 metri ad eccezione dello stile libero. Una manifestazione da considerare nel confronto delle prestazioni che si sono viste ai recenti Europei di Glasgow, terminati ieri.

Murphy e Masse stellari nel dorso – Il campione olimpico Ryan Murphy colpisce ancora nel suo darsi in acqua. Lo statunitense si aggiudica la finale dei 100 dorso allo Tatsumi International Swimming Center con il magnifico crono di 51″94, a 9 centesimi dal primato del mondo stabilito proprio dall’americano nei Giochi di Rio 2016. Alle spalle dell’atleta degli States l’idolo di casa Ryosuke Irie (52″78) e l’australiano Mitchell Larkin (52″88). Sul versante femminile non si scherza e la campionessa del mondo Kylie Masse dimostra di andare decisamente forte: 58″61 per lei. Alle sue spalle l’australiana Emily Seebohm (58″72) e l’americana Kathleen Baker (58″83), primatista del mondo su questa distanza (58″00). Da segnalare il 58″95 della classe 2002 statunitense Regan Smith, già in evidenza nei Trials, quarta in questa finale. Davvero infinita la profondità del movimento “made in Usa“.

Campbell devastante nella gara regina –  Eccezionale l’australiana Cate Campbell nei 100 stile libero. L’aussie in 52″03 (passaggio di 25″09 ai 100 metri) ha realizzato il record dei campionati, portandosi a tre decimi dal primato del mondo di Sarah Sjoestroem. Svedese che a Glasgow ha vinto le due vasche in 52″93, tempo decisamente più alto. Secondo posto per la campionessa olimpica Simone Manuel (52″66) e terza piazza per la canadese Taylor Ruck (52″72), ieri straordinaria nei 200 sl (vittoria in 1’54″44). Tra gli uomini è stato il campione olimpico Kyle Chalmers a mettere il sigillo. L’australiano si è imposto con il crono di 48″00, prestazione di un centesimo migliore del nostro Alessandro Miressi a Glasgow. Un riscontro davvero molto simile tra i due classe ’98. Al secondo posto troviamo due atleti: l’altro aussie Jack Cartwright e Caeleb Dressel, molto distante dai valori espressi l’anno scorso a Budapest (48″22).

Le altre gare – Nei 200 farfalla non ci si è esaltati.Tra le donne l’americana Hali Flickinger (2’07″35) ha prevalso davanti alla nipponica Sachi Mochida (2’07″66) e all’altra statunitense Katie Drabot (2’08″40). Nelle gara maschile è stato il padrone di casa Daiya Seto a toccare la piastra davanti a tutti (1’54″34), battendo il brasiliano Leonardo De Deus (1’54″89) e l’altro rappresentante degli States Zachary Harting (1’55″05). Le staffette 4×200 stile libero hanno sorriso ad Australia e Stati Uniti. Le ragazze australiane hanno vinto con il crono di 7’44″12 (record dei campionati) grazie ad un ottimo lancio di Ariarne Titmus (1’55″27) e a poco è servita la frazione conclusiva spaventosa di Katie Ledecky (1’53″94) agli USA (argento). Terza posizione per le canadesi (7’47″28) e degna di lode la prova lanciata della Ruck (1’54″08). Stati Uniti che si sono presi la loro rivincita con i ragazzi (7’04″36), per merito di un grandioso Townley Haas da 1’43″28 lanciato (ultima frazione), decisivo per superare gli aussie (7’04″70). Terza piazza per il Giappone (7’08″07).

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: katacarix / Shutterstock.com

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