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Nuoto, Panpacifici 2018: Ledecky si impone ma a fatica nei 400 sl, Dressel batte tutti nei 100 delfino ma non il tempo di Codia

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E’ andata in archivio la terza giornata di gare nei Panpacifici 2018 in quel di Tokyo (Giappone). Nel confronto natatorio tra Usa, Asia e Australia lo spettacolo non è mancato ed il Tatsumi International Swimming Center è stato teatro di sfide accattivanti.

LEDECKY CHE FATICA – Missione compiuta per Katie Ledecky ma che fatica! 3’58″50 per la campionessa statunitense nella finale dei 400 stile libero. Un tempo di grandissimo valore che però non ha “ucciso” la gara. La classe 2000 Ariarne Titmus, già seconda negli 800 stile libero, un po’ di paura l’ha messa alla fuoriclasse americana ed il suo tempo di 3’59″66 promette qualcosa di bello in futuro. Nel prossimo biennio olimpico neanche la Ledecky potrà dormire sonni tranquilli. Per la cronaca Leah Smith (4’04″23) ha concluso terza con un tempo superiore a quello che ha permesso a Simona Quadarella di imporsi nella gara europea. Un dato da tenere a mente. Nella gara maschile, a sorpresa, il campione olimpico della distanza Mack Horton (3’44″31) è stato sconfitto dal connazionale Jack McLoughlin (3’44″20). Terzo lo statunitense Zane Grothe (3’45″37).

DRESSEL BATTE TUTTI MA NON IL TEMPO DI CODIA – Caeleb Dressel ha messo la propria firma nella finale dei 100 farfalla. L’asso della Florida si è preso la scena con il tempo di 50″75, nuovo record dei campionati, essendo l’unico ad infrangere la barriera dei 51″. Seconda e terza piazza per l’altro rappresentante degli States Jack Conger (51″32) e per il brasiliano Vinicius Lanza (51″44). Un crono notevole che però è risultato meno veloce di quello ottenuto dal nostro Piero Codia a Glasgow: quel 50″64 che nessuno si sarebbe aspettato ed ha riservato al friulano il titolo nel Vecchio Continente. Tra le donne, le due vasche del delfino hanno parlato chiaramente giapponese grazie alla strepitosa Rikako Ikee, autrice del tempo di 56″08 (record dei campionati) davanti all’americana Kelsi Dahlia (56″44) e all’australiana Emma McKeon (56″54).

LE ALTRE GARE – I 200 misti sono stati territorio di conquista dell’asso statunitense Chase Kalisz (1’55″40) davanti all’australiano Mitchell Larkin (1’56″21), cimentatosi anche nell’alternarsi degli stili, e al nipponico Kosuke Hagino (1’56″66). Nella gara femminile la giapponese Yui Ohashi, dopo aver fatto vedere grandi cose nei 400 misti, si è ripetuta anche su questa distanza siglando il nuovo primato della manifestazione (2’08″16) davanti alla canadese Sydney Pickrem (2’09″07) e alla connazionale Miho Teramura (2’09″86). Nelle due 4×100 stile libero successi del Brasile (uomini) in 3’12″02, davanti ad Australia e Giappone (Stati Uniti squalificati e da segnalare il 46″94 lanciato di Pedro Spajari tra i verdeoro), e dell’Australia (donne) in 3’31″58 (record dei campionati, con frazione lanciata di Cate Campbell in 51″36), mettendo la mano davanti agli USA (3’33″45) ed al Canada (3’34″07).

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: katacarix / Shutterstock.com

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