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Vuelta a España 2018: Fabio Aru, la grande occasione per rinascere. E tra i big nessuno ha preparato specificamente questa corsa…

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Fabio Aru sta rinascendo giorno dopo giorno, si è ormai lasciato alle spalle la grande delusione per il ritiro al Giro d’Italia dove aveva sofferto di problemi fisici, ha resettato tutto e si è ripresentato in strada più convinto che mai, pronto a dimostrare a tutti che può fare la differenza e che può puntare a grandi traguardi grazie a un talento sempre cristallino ma che nell’ultima stagione aveva faticato a emergere. Il Cavaliere dei Quattro Mori si è preso un piccolo momento di pausa dopo la Corsa Rosa ed è rientrato con calma qualche settimana fa mettendosi subito in luce tra il Giro di Vallonia e il Giro di Polonia: in Belgio abbiamo visto diversi scatti sulle cotes, è sempre stato bello pimpante e attivo, desideroso di testare la gamba; la settimana successiva si è ben distinto anche in una corsa a tappe ormai di riferimento all’interno del calendario internazionale.

Il sardo sembra essersi ben preparato in vista della Vuelta di Spagna che scatterà il prossimo 25 agosto. Il capitano della UAE Emirates, che si è imposto nella corsa iberica ormai tre anni fa, si presenterà a Malaga con l’obiettivo di essere assoluto protagonista nel corso delle tre settimane di gara: il 28enne punta all’ambita maglia rossa, vuole fare alta classifica e tornare a ruggire come ai bei tempi. La gamba vista nell’ultimo mese sembra già essere a buon punto e nei prossimi dieci giorni ci sono tutte le possibilità di affinare la forma e di arrivare davvero a puntino all’evento anche perché il percorso è davvero congeniale alle sue caratteristiche: tantissime salite (di varia tipologia) e solo una quarantina di chilometri complessivi a cronometro (verosimilmente non decisivi). Ci sono dunque tutte le possibilità per vedere Fabio Aru sugli scudi in terra iberica, un crocevia comunque molto importante verso il Mondiale di Innsbruck dove sarà una pedina fondamentale dell’Italia di Davide Cassani.

Alla Vuelta ci sarà un bel parterre e non mancheranno alcune stelle del grande ciclismo ma sono pochi gli atleti che hanno preparato meticolosamente ed esclusivamente soltanto questa corsa. Richie Porte sarà il capitano della BMC ma aveva puntato tutto sul Tour de France da cui si era dovuto ritirare per infortunio proprio come Rigoberto Uran. Miguel Angel Lopez è il micidiale colombiano dell’Astana e potrebbe sfruttare al meglio tutte le sue doti da scalatore, ovviamente grande attenzione su Simon Yates che aveva brillato al Giro d’Italia e che sarà affiancato dal fratello Adam alla Mitchelton Scott. Da tenere in forte considerazione anche il francese Thibaut Pinot che in salita potrebbe farsi valere, fa molta paura Nairo Quintana che cercherà riscatto dopo una Grande Boucle deludente e che sarà affiancata da Alejandro Valverde alla Movistar. Non mancheranno Ilnur Zakarin e Bauke Mollema oltre a Vincenzo Nibali che però non potrà fare classifica visto che è reduce da un’operazione.

 





(foto Valerio Origo)

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