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Daniel Ricciardo, GP Belgio 2018: “Non mi divertivo più, era il momento giusto per cambiare aria. Voglio ancora dimostrare di essere il più forte”

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Bersaglio principale delle domande dei giornalisti nella conferenza stampa di apertura del GP del Belgio è stato Daniel Ricciardo. L’argomento? Ovviamente il suo passaggio dalla Red Bull alla Renault: “Non è stata una decisione semplice ma sono arrivato a un punto in cui mi sentivo pronto per un cambiamento, per una nuova sfida. Personalmente ci sono nuove motivazioni, fresche. Sembra semplice dirlo così ma non lo è stato affatto. Ho cercato di trovare la conclusione migliore per me stesso e mi sono sentito a mio agio quando ho preso la decisione“.

I motivi della scelta? Principalmente personali: Volevo cambiare aria e scenario. Questo non è un lavoro ordinario, però andare sempre alla stessa fabbrica, quel tipo di routine a volte mi ha fatto sentire che il mio divertimento in questo sport si fosse un po’ affievolito rispetto al passato. Ho sentito che era il momento giusto per intraprendere un nuovo percorso. Quest’anno, nonostante la vittoria a Monaco e una buona prima parte di stagione, c’era sempre un po’ di frustrazione. La motivazione e la voglia di dimostrare di essere il più forte non sono svanite“.

Ricciardo è stato quindi abile a gestire le tante domande sul rapporto con la Red Bull e con Verstappen. “Non c’è stato alcun deterioramento del rapporto con i capi o altro. Certo la Red Bull è un’incognita per il 2019 ma lo è anche la Renault. Non c’entra nemmeno il cambio di motore. Max? Ci sono stati incidenti e altri episodi tra di noi, ma non ho mai avvertito alcun segnale di disparità all’interno del team. Mi è piaciuto averlo come compagno di squadra. Quindi no, non è un motivo“.

Il pilota australiano ha quindi risposto indirettamente alle parole di Helmut Marko, che si era detto deluso e sorpreso dalla decisione di Ricciardo di lasciare: “Molti davano per scontato l’accordo, anch’io mi sono sentito vicino per un periodo, ma non ho mai detto che avrei firmato. L’accordo definitivo non c’è stato e quindi ci siamo separati. Renault faceva parte delle mie riflessioni, ero molto combattuto e ci è voluto del tempo. A Budapest ancora non ero sicuro, ho fatto il test martedì, ci ho pensato nelle 48 ore successive e ho preso la mia decisione. Non è stato semplice. Dirlo a Marko è stato complicato. È stato comprensivo, mi conosce da 10 anni e avrà percepito la mia frustrazione. Non penso di averlo totalmente sorpreso, ma di certo era deluso“.

Ora, quindi, una nuova sfida con la Renault: Mi hanno convinto. Hanno grandi ambizioni, soprattutto dal punto di vista economico. Sarà una bella sfida e non vedo l’ora di cominciare“.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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