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Basket, Gigi Datome: “Il Mondiale di Cina 2019 sarebbe una soddisfazione per tutti. In Italia dopo il Fenerbahce? Se c’è felicità, perché no?”

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Gigi Datome a tutto campo. Il capitano della Nazionale azzurra, in un’intervista a Tuttosport nella persona di Piero Guerrini, affronta molti argomenti: da Obradovic, agli italiani al Fenerbahce, al suo futuro, alla Nazionale e ai Mondiali di Cina 2019, con la seconda fase delle qualificazioni in avvicinamento (si riparte da Bologna, il 14 settembre, contro la Polonia).

Su Obradovic, che lo allena al Fenerbahce: “Sono felice che mi abbia voluto e confermato, felice di giocare per lui. Abbiamo la stessa visione sull’approccio al basket, sulla serietà che ci vuole

Sulla colonia italiana al Fenerbahce (lui, Nicolò Melli, Cecilia Zandalasini, Giorgia Sottana e Maurizio Gherardini): “È bello, ed è bello poter a volte cenare tutti assieme. […]”

Sul Mondiale: “Non l’ho mai giocato, l’abbiamo sfiorato nel 2013. Sarebbe una soddisfazione per me e per l’Italia che non lo gioca da 12 anni

Sulla sua carriera: “Mi sento bene. Soprattutto ho ancora il fuoco dentro e ho capito che bisogna ascoltare le sensazioni di anno in anno. So che i prossimi due anni sarò al Fener, poi avrò 32 anni, vedremo. Tornare in Italia? Davvero non so, io cerco sempre una situazione in cui essere felice, se la trovo in Italia perché no?

Datome affronterà le qualificazioni ai Mondiali da capitano azzurro, indossando il numero 70 che inaugurò nel 2015 ai Boston Celtics in luogo del suo storico 13. Quel numero, spiegò, è un tributo alla società in cui è cresciuto, il Santa Croce basket Olbia. Quella stessa società che, nell’ultima stagione, si è ripresa un posto in Serie C.





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Credit: Ciamillo

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