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Vuelta a España 2018: arriva la doppietta di Benjamin King, Yates nuova maglia rossa. Soffre Fabio Aru

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Primo grande momento di svolta per la Vuelta a España 2018: la nona frazione, 200 km da Talavera de la Reina a La Covatilla, prevedeva un durissimo arrivo in salita a precedere il giorno di riposo. Doveva esserci la grande sfida tra i big, invece ancora una volta l’incertezza ha regnato sovrana. A realizzare l’impresa è stato un super Benjamin King (Dimension Data): lo statunitense, in grandissima forma, agguanta il secondo successo di tappa in questa edizione della corsa iberica, ancora una volta al termine di una fuga di lunghissima gittata. La nuova Maglia Rossa è sulle spalle di Simon Yates. 

Ci si aspettava più battaglia per centrare la fuga giusta. Anche oggi invece al primo tentativo è andato via l’attacco giusto, formato da undici uomini: Dylan Teuns (BMC Racing Team), Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Ben King (Dimension Data), Reto Hollenstein (Katusha-Alpecin), Thomas Leezer (LottoNL-Jumbo), Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Jesus Ezquerra (Burgos-BH), Lluis Mas (Caja Rural-Seguros RGA), Luis Angel Mate, Kenneth Vanbilsen (Cofidis) e Aritz Bagües (Euskadi-Murias).

Consueta situazione: FDJ al comando, vantaggio che si dilata, con i fuggitivi che vanno oltre i 10′ di margine. Nella parte centrale di gara nessuna novità, nonostante le tante salite da affrontare: il plotone si è limitato a gestirsi, lasciando la possibilità del successo di tappa agli attaccanti. Le operazioni di inseguimento sono iniziate a circa 30 chilometri dall’arrivo, con Astana e Movistar che hanno alzato il ritmo.

Tra gli attaccanti King è stato colui che ha preso l’iniziativa con l’inizio dell’ascesa conclusiva: salita di rimonta invece per il grande favorito Mollema, che sulle rampe più dure è partito al contrattacco, provando a raggiungere il leader della corsa. Per quanto riguarda il plotone tanta fatica per Rudy Molard: la Maglia Rossa è stata costretta a cedere il passo rispetto ai rivali sul ritmo altissimo di Rafal Majka per la Bora-hansgrohe. Non ci sono però stati scatti, la noia ha regnato sovrana nel gruppo principale.

La sfida più appassionante è stata quella tra i due al comando: King con orgoglio è riuscito a resistere ad un Mollema partito troppo tardi e costretto ad arrendersi all’ultimo chilometro. Trionfo spettacolare per il coraggioso americano, che trova una clamorosa doppietta. All’ultimo chilometro botta e risposta tra colombiani: prima Miguel Angel Lopez (Astana), poi Nairo Quintana (Movistar). Gruppo esploso proprio sul finale, in cinque hanno guadagnato sui rivali: Wilco Kelderman, Rigoberto Uran, Ion Izagirre e i già citati Lopez e Quintana. Circa 40” persi per Fabio Aru, soprattutto in difficoltà sullo strappo conclusivo. Nonostante una decina di secondi persi Simon Yates (Mitchelton-SCOTT) va a prendersi la maglia di leader della classifica per un solo secondo su Valverde. Staccato anche oggi Vincenzo Nibali, che prosegue nel percorso di recupero della miglior condizione verso i Mondiali. 

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gianluca.bruno@oasport.it





 

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Foto: strenghtofframeITA Shutterstock.com

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