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F1, Mondiale 2018: Lewis Hamilton prova la fuga iridata, Sebastian Vettel saprà rialzarsi?

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Sul podio di Monza Lewis Hamilton si è preso una marea di fischi (assolutamente immeritati) ma mentre spruzzava lo champagne ai malcapitati sottostanti, aveva un enorme sorriso stampato sul volto. L’inglese ha la consapevolezza di avere di nuovo in mano il suo destino e, soprattutto, il Mondiale di Formula Uno 2018.

Il campione del mondo in carica, infatti, può gestire ben 30 punti di vantaggio su Sebastian Vettel a 7 gare dalla conclusione. 175 punti ancora in palio, ma la sensazione che nelle ultime 4 prove disputate si sia decisa una ampia fetta del campionato, con l’inglese in grado di alzare il proprio livello e cambiare marcia, mentre il ferrarista ha subito pesanti sconfitte a livello di pista, ma anche morale.

Dopo la brillante parentesi di Spa, infatti, Vettel sembra nuovamente ripiombato nella stesse condizioni del post-Ungheria. L’ex Red Bull è frustrato, ha la consapevolezza di avere a disposizione una vettura eccellente, forse la migliore, ma non riesce a ribattere colpo su colpo gli attacchi dell’inglese. Prima del via di Monza, poi, sperava in ben altro. Aveva già dovuto masticare amaro sabato in qualifica, vedendosi beffato dal compagno di scuderia Kimi Raikkonen, quindi confidava nella corsa per rimettere le cose in chiaro.

Voleva vincere e sognava la doppietta, per avvicinarsi decisamente a Hamilton. Il suo sogno si è fragorosamente spezzato nel breve volgere di mezzo minuto, ovvero fino al suo testa-coda alla variante della Roggia nel corso del primo giro. Rivale che esce illeso ed è libero di andare a mettere pressione al leader della gara, mentre Vettel era costretto ad una rimonta che, già sapeva, non poteva permettergli grandi cose. Una illusione svanita che rischia di far evaporare anche le residue speranze di titolo.

Se, già prima di Monza, il 31enne di Heppenheim sapeva che per sconfiggere il portacolori della Mercedes avrebbe dovuto compiere una salita non da poco, a questo punto si trova davanti un’erta quasi impossibile. La vettura lo permetterebbe, ma manca altro. Manca una strategia di squadra che lo metta al riparo dagli avversari e che lo metta in prima fila nelle strategie ma, e ormai appare evidente, mancano altri avversari che possano frapporsi tra sè e Hamilton. Anche la Red Bull, che comunque ha vinto 3 gare in questa annata, ormai è lontana anni luce dalle due prime forze.

La domanda, quindi, c’è tutta: Sebastian Vettel saprà rialzarsi? Nel gergo pugilistico l’ex Toro Rosso è ormai contato in piedi e deve rimettersi a combattere. Il morale, gioco forza, sarà basso, bassissimo, e Singapore sembra già decisiva. Un anno fa, di fatto, lo estromise dalla corsa al titolo. Stavolta dovrà rilanciarlo. La SF71H potrebbe fare la differenza tra i muretti di Marina Bay, ma il tedesco sarà in grado di tornare quello impeccabile di qualche tempo fa?

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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