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‘Italia, come stai?’: tiro con l’arco, una sicurezza. Quanto ci manca Niccolò Campriani…

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Torna ‘Italia, come stai?’, rubrica storica nata su Olimpiazzurra e che vi compagnia su OA Sport ogni lunedì per analizzare lo stato di salute dello sport tricolore a 360 gradi e con un occhio di riguardo alle proiezioni verso i Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

Il tiro con l’arco resta una sicurezza assoluta per i colori azzurri. Il Bel Paese si conferma su livelli di assoluta eccellenza nelle prove a squadre, dove ha raggiunto la finalissima in tutte le competizioni olimpiche degli Europei disputati a Legnica, in Polonia. Dopo il titolo iridato conquistato nel 2017, David Pasqualucci, Mauro Nespoli e Marco Galiazzo hanno conquistato un argento prezioso, sconfitti nell’atto conclusivo dall’emergente Russia. Un terzetto ormai solidissimo ed affiatato, che riesce a dare il meglio di sé nelle sfide ad eliminazione diretta. Quando conta, gli azzurri sono in grado di piazzare la zampata e battere chiunque: non è un caso se agli scorsi Mondiali riuscirono a sbarazzarsi in semifinale dei maestri coreani.

Promette grandi cose il settore femminile. Se nel 2017 Vanessa Landi, Lucilla Boari e Tatiana Andreoli si misero al collo uno storico oro a squadre ai Mondiali juniores, le giovani arciere tricolori hanno già compiuto un deciso salto di qualità anche tra le seniores e l’argento continentale alle spalle della Turchia lo conferma. Un terzetto dal talento formidabile, composto da ragazze di 19 e 20 anni (Andreoli è una classe 1999) che stanno già accumulando un’esperienza importante che tornerà utile in vista dei momenti caldi ai Mondiali ed alle Olimpiadi.

L’Italia ha celebrato un oro importante anche nel mixed event con Vanessa Landi e Mauro Nespoli: un risultato importante, perché questa disciplina farà il suo debutto a Tokyo 2020. Dunque una nuova ed importante risorsa da sfruttare.

Se l’Italia vince e convince nelle prove a squadre, altrettanto non avviene nelle prove individuali, anche se nell’attuale stagione di Coppa del Mondo gli azzurri (in particolare Mauro Nespoli, quinto in questa rassegna continentale dopo essere stato eliminato ai quarti) hanno mostrato degli evidenti passi avanti.

Sono appena iniziati i Mondiali di tiro a segno e, mai come questa volta, si avverte palese l’assenza del fuoriclasse Niccolò Campriani (3 ori olimpici in bacheca). L’Italia è rimasta lontanissima dalle medaglie (e dai pass a cinque cerchi) nelle gare di carabina. Nella mista 10 metri, olimpica da Tokyo 2020, Petra Zublasing e Lorenzo Bacci non sono andati oltre la 26ma piazza, sostanzialmente senza mai lottare davvero realmente per l’accesso in finale. Non è andata meglio nelle competizioni individuali, sempre da 10 metri. Il miglior italiano è stato Lorenzo Bacci, addirittura 65°: un risultato che si commenta da sé. Meglio si è comportata Petra Zublasing, settima dopo aver agguantato in extremis l’atto conclusivo. La 29enne altoatesina sta lentamente cercando di tornare ai livelli che le competono (nel 2014 vinse l’oro in questa specialità ai Mondiali) dopo un paio di stagioni anonime. Ha deluso la giovane Martina Ziviani (95ma) che si era messa in luce con l’argento ai Giochi del Mediterraneo. In attesa di un possibile guizzo da parte dei veterani Marco De Nicolo (carabina 3 posizioni), Giuseppe Giordano (pistola 10 metri) e Riccardo Mazzetti (pistola automatica), l’Italia si riscopre comprimaria senza il fuoriclasse che l’aveva trascinata negli ultimi due lustri. Campriani, qualche settimana fa, aveva lasciato uno spiraglio aperto ad un possibile ritorno: ne avremmo bisogno come il pane.

federico.militello@oasport.it





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1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    3 Settembre 2018 at 14:08

    Nell’arco , in riferimento alla gara a squadre mi ha impressionato molto la continuità di Andreoli, così giovane e così competitiva.
    Boari ha dalla sua l’esperienza importante delle Olimpiadi di Rio , con il “legno” ottenuto con la squadra ad appena 19 anni, ed è già un punto di riferimento importante per la nazionale.
    Anche Landi sembra avere parecchi margini di miglioramento, e la cosa più confortante proprio nella nuova gara, considerato Nespoli il migliore nel movimento maschile, è la varietà di soluzioni del settore femminile.
    Una gara sicuramente da curare in particolare modo , oltre alle altre due prove di squadra classiche.

    Nel tiro a segno invece, a parte tutti i discorsi sul rilancio di Zublasing o sull’eventuale ritorno di Campriani, mi chiedo perchè non si riesca a rilanciare (o forse a lanciare veramente per la prima volta tra i senior a certi livelli) un grande talento come Dario Di Martino, che da junior aveva fatto vedere cose notevoli. Oltre ad aiutare il settore della pistola, sia aria compressa che libera, potrebbe essere una punto di forza per la gara mista e un esempio anche per i tiratori più giovani. Speriamo non sia uno dei tantissimi casi dello sport (in verità non solo italiano)di mancata corrispondenza tra categorie giovanili e assolute,casi che per noi risultano particolarmente sanguinosi.

    Nel mondiale di fossa olimpica peccato per De Filippis, avrebbe conquistato la carta olimpica al primo colpo, e messo una buona ipoteca sulla propria qualificazione a Tokyo. Ora spero non ci sarà il lungo stillicidio stile trials visto nello scorso quadriennio , nel trap femminile.

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