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Vuelta a España 2018, Fabio Aru: “Non ho obiettivi particolari, vivo alla giornata. È stato un anno negativo”

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Un ultimo chilometro e mezzo da dimenticare. I big ieri, purtroppo (per lo spettacolo soprattutto), si sono guardati nuovamente alla Vuelta a España 2018, non affrontandosi a viso aperto su una delle salite che avrebbero potuto dare la svolta alla corsa iberica: quella di La Covatilla, che anticipava il primo giorno di riposo. Gli scatti sono arrivati solamente negli ultimi 1500 metri ed è lì che Fabio Aru ha sofferto davvero tanto, perdendo le ruote dei migliori e chiudendo a circa 40” dai colombiani Nairo Quintana e Miguel Angel Lopez, grandi favoriti per la Maglia Rossa di Madrid. 

“Ho pagato il cambio di ritmo nel finale, quando il vento laterale era abbastanza forte” le parole del sardo della UAE Emirates alla Gazzetta dello Sport. “Ho perso tempo da tanti e staccarsi non è mai bello. Ho fatto però meglio di altri e ho scalato due posizioni nella classifica generale. Poi ho la sensazione di migliorare giorno per giorno”. 

Prosegue: “Questo è stato il primo arrivo in salita duro della Vuelta. Voglio vivere alla giornata. Non credo a nulla di particolare, corro senza avere un obiettivo ben preciso. È stata una stagione difficile”. 

Resta però la voglia di far bene in classifica generale: “Ne ho dieci davanti, ma già il prossimo fine settimana sarà infuocato. Sono tappe durissime, gli spazi per far bene e recuperare ci sono. Lopez e Quintana vanno forte, Simon Yates pure, altrimenti non sarebbe in maglia rossa”.

gianluca.bruno@oasport.it





 

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Foto: Valerio Origo

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