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US Open 2018, Del Potro vuole fermare Nadal, Djokovic favorito su Nishikori. Ci sono due azzurri nei quarti juniores maschili

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Nel secondo venerdì degli US Open 2018, Flushing Meadows saluta l’avvicinarsi delle semifinali maschili. Per la prima volta dal 2012, saranno impegnati in una semifinale Slam quattro giocatori già finalisti in almeno uno di essi. Si sarebbe potuto verificare un ulteriore evento, mai accaduto nell’era Open: gli ultimi quattro giocatori rimasti tutti già campioni in uno dei quattro tornei maggiori. Non è successo perché Kei Nishikori ha impedito a Marin Cilic di tornare dov’era arrivato per l’ultima volta nel 2015.

Per trent’anni, le semifinali maschili sono state programmate di sabato, con la finale femminile inserita a seguire o (nei primi anni) a metà programma. Lo chiamavano il Super Saturday, ed è stato abolito dal 2015 in avanti. Motivo? Era ormai odiato senza riserve dai giocatori, che volevano un giorno di riposo tra la semifinale e la finale ed erano, oltretutto, stanchi di continue rimodulazioni delle proprie partite dovute a un quinquennio di celestiali proteste rese note da Giove Pluvio.

Ad aprire le danze, alle 22 italiane, saranno Rafael Nadal e Juan Martin Del Potro. Sembra di esser tornati a un anno fa, e invece è quest’anno: stesso luogo, stesso campo, stessa semifinale. Sembra un po’ difficile, però, che anche il risultato sia lo stesso: in questi US Open quello apparso più in forma è l’argentino, arrivato a questo punto del torneo perdendo soltanto il primo set dei quarti contro John Isner. Con l’aiuto dei suoi amici, che ha portato con sé nel proprio angolo, sogna il bis a New York nove anni dopo il successo del 2009 che l’ha imposto all’attenzione del mondo tennistico. Lo spagnolo, invece, di set ne ha persi quattro: uno con Khachanov (con annessa battaglia di oltre quattro ore), uno con Basilashvili e due con Thiem. Proprio quella con l’austriaco è la battaglia che pone diversi interrogativi sulle possibilità di Nadal, rimasto in campo 12 ore negli ultimi tre incontri disputati. Del Potro ha impiegato più o meno lo stesso tempo per tutti e cinque i suoi match: alla lunga, è un fattore che può diventare determinante nel caso in cui la partita inizi ad allungarsi su tempi simili alle quasi cinque ore del quarto di finale di Wimbledon vinto dal numero 1 del mondo in cinque set. Questo è rimasto anche l’ultimo precedente di un confronto che si è verificato per 16 volte dal 2007: in 11 occasioni ha vinto Nadal, in 5 Del Potro.

16 sono anche i precedenti che hanno visto protagonisti Novak Djokovic e Kei Nishikori, di scena nella semifinale della parte bassa del tabellone. Il bilancio, in questo caso, è ancor più netto a favore del serbo, che conduce per 14-2 e ha vinto gli ultimi 13. L’ultima vittoria del giapponese, però, è stata anche quella più importante della carriera: la semifinale di questo stesso torneo del 2014. In finale, Nishikori perse in modo netto da un Cilic in stato di grazia. Per uno strano scherzo del destino, anche in questo caso ci troviamo alla riedizione di un quarto di finale dell’ultima edizione di Wimbledon, vinta in quattro set dal serbo, risultato poi vincitore dei Championships. Djokovic ha iniziato il torneo in modo un po’ balbettante, ma è riuscito a entrare lentamente in ritmo. Non è il Nole dei giorni migliori, questo è chiaro, però si lascia guardare. Il favorito è certamente lui, ma qui siamo nello Slam preferito del ventottenne di Matsue alla sua terza semifinale sui campi dello USTA Billie Jean King National Tennis Center, e per questa ragione la partita potrebbe non essere semplice come molti potrebbero essere portati a pensare.

Sui campi esterni, vale la pena segnalare la presenza di due italiani nei quarti di finale del torneo juniores maschile: si tratta di Giulio Zeppieri e di Lorenzo Musetti, già arrivato tra i primi otto a Wimbledon. I due italiani avranno confronti ben diversi: il primo dovrà superare un difficile ostacolo, Chun Hsin Tseng da Taipei, ad oggi numero 483 del ranking ATP a poco più di 17 anni; il secondo, invece, è atteso da un giocatore non compreso tra le teste di serie (uno tra il francese Antoine Cornut Chauvinc e il polacco Daniel Michalski, fermati dalla pioggia). Zeppieri e Musetti sono anche ai quarti di finale del torneo di doppio.





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federico.rossini@oasport.it

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Credits: lev radin / Shutterstock

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