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Nations League 2019, il Portogallo ai raggi X. Cristiano Ronaldo assente contro l’Italia, occhio ad André Silva

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Il Portogallo Campione d’Europa in carica sarà il prossimo avversario dell’Italia nella seconda giornata della fase a gironi della UEFA Nations League 2019. I lusitani si presentano a questa nuova competizione dopo una Coppa del Mondo discreta, in cui sono stati eliminati agli ottavi di finale dall’Uruguay di Suarez e Cavani. Cristiano Ronaldo è riuscito a trascinare la squadra soprattutto nel match d’apertura contro la Spagna con una tripletta fantascientifica valsa il 3-3 finale, ma non ha inciso particolarmente nella prima sfida del tabellone ad eliminazione diretta.

In questa finestra per le nazionali dedicata alla neonata Nations League CR7 non ci sarà, infatti la stella della Juventus ha rinunciato per rimanere a Torino ad allenarsi per completare il suo processo di inserimento nella sua nuova squadra. La sua assenza ridimensiona ovviamente il valore di un collettivo che comunque può contare su alcuni elementi di grande esperienza internazionale uniti a dei giovani talenti molto interessanti. Il reparto difensivo è discreto, essendo composto dal portiere del Wolverhampton Rui Patricio e da una linea a quattro con due terzini abbastanza offensivi come lo juventino Cancelo e Guerreiro, oltre ad una coppia di centrali non molto rapida formata dal veterano Pepe e Neto.

Dalla linea mediana in poi la qualità aumenta, con una stella di livello internazionale come Bernardo Silva che è il faro del gioco dei lusitani (anche con CR7 in campo) come ha dimostrato in Russia nelle partite importanti. Il centrocampista del Manchester City è affiancato da altri giovani promesse (che hanno ottenuto l’argento europeo U21 nel 2015) come Renato Sanches, William Carvalho e Ruben Neves. Al Mondiale la coppia d’attacco era composta da Gonçalo Guedes e Cristiano Ronaldo, con il secondo che sarà sostituito dall’ex milanista Andrè Silva, attualmente in forza al Siviglia. Una coppia d’attacco molto interessante e futuribile (classe 1995 e 1996) ma che in questo momento non è ancora così incisiva ed implacabile in zona gol.

I lusitani cresciuti nell’ombra della stella assoluta di CR7 avranno la possibilità di mettersi alla prova in vista di un futuro in cui dovranno trascinare la Nazionale portoghese senza poter contare sull’apporto del cinque volte vincitore del Pallone d’Oro. Il ct Fernando Santos, dopo il capolavoro di Euro 2016, dovrà però fare i conti con una fase difensiva troppo spesso lacunosa in cui i centrocampisti talentuosi di cui dispone non si sacrificano abbastanza in fase di copertura.





 

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erik.nicolaysen@oasport.it

Foto: Twitter Confederations Cup

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