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Calcio

Portogallo-Italia, Nations League 2019: Azzurri chiamati al riscatto dopo l’opaco pareggio con la Polonia

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Secondo incontro di Nations League per la Nazionale italiana di calcio, che se la vedrà con il Portogallo campione europeo in carica all’Estadio da Luz di Lisbona domani sera alle ore 20.45. Gli azzurri sono reduci dal risicato pareggio nel match casalingo con la Polonia, in cui Jorginho è stato freddo dal dischetto ed ha perlomeno scongiurato una sconfitta che avrebbe pregiudicato il proseguio della competizione. A questo punto diventa fondamentale fare risultato in Portogallo per rimanere in corsa per il primo posto del raggruppamento che garantisce la qualificazione alle Final 4 del prossimo giugno.

Il commissario tecnico Roberto Mancini potrebbe cambiare diverse pedine rispetto all’undici che ha cominciato il match di Bologna, con l’inserimento di Federico Chiesa e Andrea Belotti in attacco dal primo minuto. La squadra ha mostrato diverse carenze dal punto di vista del gioco soprattutto nei primi 60′ con i polacchi, in cui non è riuscita praticamente mai a tirare nello specchio della porta difesa da Fabianski, in seguito l’ingresso di Chiesa sulla fascia sinistra ha dato una scossa a tutti i compagni con le sue accelerazioni palla al piede. Modificate anche le due mezz’ali di centrocampo che affiancheranno Jorginho, infatti le pessime prestazioni di Pellegrini e Gagliardini non hanno convinto il c.t., il quale presumibilmente li sostituirà con Bonaventura e Cristante.

La partita del ‘Da Luz’ sarà diversa da quella di tre giorni fa con la Polonia, visto che i lusitani faranno la partita spinti dal pubblico di casa e lasceranno degli spazi agli azzurri per ripartire in velocità. L’incontro si deciderà presumibilmente nei duelli sulle fasce, con il Portogallo che schiera due terzini di spinta come lo juventino Cancelo e Guerreiro, i quali saranno attaccati in profondità da Chiesa e Bernardeschi. Il punto debole dei lusitani, privi di Cristiano Ronaldo, è la mancanza di spirito di sacrificio in copertura da parte dei vari Bernardo Silva, Renato Sanches e William Carvalho in alcuni momenti di partita, durante i quali si concentrano solo sulle giocate tecniche e non rincorrono più gli avversari con intensità e cattiveria agonistica. Il c.t Fernando Santos punta sulla coppia d’attacco formata da Guedes e Andrè Silva, due giocatori molto tecnici e abbastanza rapidi che rappresentano il futuro della nazionale (classe 1995 e 1996) ma ancora un po’ acerbi soprattutto quando si trovano in area di rigore.

 

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Foto: Marco Iacobucci EPP / Shutterstock.com

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