Formula 1
F1, analisi prove libere GP Singapore 2018: Ferrari a due facce, Mercedes sospinta da Hamilton, Red Bull eccellente sul passo gara
Dopo le emozioni di Monza, il Mondiale di Formula Uno è sbarcato a Marina Bay, per i primi due turni di prove libere del Gran Premio di Singapore. Tre ore che ci hanno detto, e non detto, diverse cose. In primo luogo si può notare come tra Ferrari e Mercedes si sia inserita nuovamente anche la Red Bull, mentre per un motivo o per un altro tutti e tre i top team hanno voluto nascondersi nel corso della giornata.
Iniziamo dalla Ferrari che, con Kimi Raikkonen, ha fatto segnare il giro più veloce del venerdì. Il finlandese, fresco di annuncio del ritorno in Sauber, ha piazzato un ottimo 1:38.699, dimostrando di essere in grande spolvero, lui e la sua SF71H. La giornata per la scuderia di Maranello ha visto diversi aspetti positivi, tranne lo stop di Sebastian Vettel. Il tedesco, infatti, è andato a sbattere in uscita da curva 21, stampando le due ruote di destra contro il muretto. Non certo un danno clamoroso, ma tanto da impedire all’ex Red Bull di disputare la sua simulazione di passo gara. Nel complesso la Ferrari, comunque, ha messo in mostra ottima velocità e trazione, con la vettura di Vettel che, addirittura, può ancora fare meglio a livello di set-up. Per quanto riguarda la qualifica di domani la Rossa sembra la favorita per la pole position, mentre per la gara il passo sembra davvero interessante. Anche se ha girato solamente “Ice Man”, i tempi sono di tutto rispetto con Hypersoft e Ultrasoft, passando dall’1:44.6 fino all’1:46 basso tenuto con facilità. La sensazione è che la scuderia di Maranello proverà la strategia a due soste, dipenderà solamente la mescola con la quale sceglierà di qualificarsi, Hypersoft o Ultrasoft?
Chi, soprattutto a livello di simulazione di passo gara ha impressionato, è la Red Bull. Dopo una FP1 scintillante, con Daniel Ricciardo primo davanti a Max Verstappen, nel secondo turno la scuderia di Milton Keynes sembra essersi nascosta, con tempi ad oltre mezzo secondo dai rivali. Quando i due piloti si sono messi a provare il ritmo gara, invece, i cronometri hanno parlato chiaro. Senza sapere la quantità di benzina a disposizione, Ricciardo e Verstappen procedevano sull’1:44alto, con poche escursioni sopra l’1:46. La RB14 è la migliore per quanto riguarda telaio e carico aerodinamico, per cui sono sul terreno di caccia ideale.
La Mercedes, a sua volta, ha stupito. La W09, in teoria, non dovrebbe essere troppo a proprio agio tra i muretti di Marina Bay, invece Lewis Hamilton ha fatto capire che sarà della lotta, sia in qualifica che in gara. L’inglese si è fermato ad appena 11 millesimi dal miglior tempi di Raikkonen e ha inanellato una buona serie di giri anche a livello di simulazione di passo gara. Il suo compagno Valtteri Bottas ha chiuso entrambe le sessioni con distacchi notevoli ed ormai sembra destinato solamente al ruolo di “spalla”.
Red Bull e Mercedes potrebbero regalare qualche sorpresa a livello di strategie nel corso del Gran Premio. Le Frecce d’argento, che sanno eccellere con le gomme Soft, potrebbero addirittura pensare ad una sola sosta, con partenza con le Ultrasoft e chiusura con le coperture marchiate di giallo, mentre la Red Bull, come ha fatto spesso, potrebbe rinunciare alle Hypersoft in avvio. Tutto è ancora da decidere e da scrivere, con un equilibrio tra i primi sei che, ultimamente, non avevamo più visto.
La qualifica di domani sarà quanto mai fondamentale, su una pista nella quale è complicatissimo superare, ma anche le strategie con le gomme potranno fare la differenza. Siamo su un circuito cittadino, tra i muretti. Non siamo a Montecarlo, per cui non c’è il suo celebre Casinò, ma gli azzardi saranno all’ordine del giorno, sia da parte dei piloti che rischieranno il tutto per tutto per la pole position, sia da parte dei team, con numerosi scenari aperti, se non apertissimi.
Alle spalle dei top team, buona giornata della Renault che, in una pista dove la potenza del motore non è imprescindibile, ha saputo emergere, assieme ad un Fernando Alonso ottavo, con 7 decimi rifilati al suo compagno di scuderia. Male Toro Rosso e Williams (e in questo caso non c’è nessuna notizia) mentre Alfa Romeo Sauber e Haas devono ancora trovare la giusta quadratura.
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alessandro.passanti@oasport.it
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