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Vela, Coppa del Mondo Enoshima 2018: bilancio positivo per l’Italia nel primo test ufficiale sul campo di regata olimpico

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La prima tappa di Coppa del Mondo di vela disputata ad Enoshima si è chiusa per l’Italia con un bottino finale di tre podi conquistati da Tita-Banti (secondi) e Bissaro-Frascari (terzi) nei Nacra 17 e da Di Salle-Dubbini nel 470 femminile. Il bilancio dunque può considerarsi positivo e ciò fa ben sperare in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020, dato che gli atleti hanno gareggiato per la prima volta sul campo di regata olimpico.

La settimana di gare è stata abbastanza complicata dal punto di vista meteorologico ma ha fornito indicazioni importanti ai velisti ed ai tecnici della nazionale azzurra per quanto riguarda ciò che affronteranno tra due anni ai Giochi. In questa tappa erano presenti ben otto dei dieci campioni iridati di Aarhus 2018, perciò la start list era molto competitiva e probante. Le punte di diamante della spedizione italiana non hanno deluso, in particolare nel Nacra 17 con Ruggero Tita e Caterina Banti che hanno chiuso con un bel podio una stagione straordinaria in cui hanno conquistato l’oro ai Campionati Italiani, Europei e Mondiali. Sul podio nella gara mista anche la coppia formata da Vittorio Bissaro e Maelle Frascari, autori di una bellissima prestazione complessiva che ha permesso loro di conquistare il terzo gradino del podio difendendosi con successo dal recupero finale dell’Australia dei fratelli Outteridge (argento ai Mondiali 2018).

Fantastico exploit nella categoria 470 femminile con l’equipaggio formato da Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini che hanno concluso al terzo posto una competizione in cui sono state in lotta per la vittoria dalla prima all’ultima giornata senza mai uscire dalle prime tre piazze in classifica. La giovane coppia azzurra ha impressionato per la costanza di rendimento raggiunta in questa stagione fantastica in cui ha strappato il pass olimpico ad Aarhus ed ha conquistato una meravigliosa medaglia d’oro ai Campionati del Mondo Giovanili di Bracciano. Buon risultato anche da parte di Elena Berta e Bianca Caruso, undicesime alla fine di una settimana in cui sono partite benissimo per poi calare alla distanza. Pessima invece la prestazione del 470 maschile formato da Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò, reduci dall’argento iridato giovanile di Bracciano e dal pass olimpico conquistato ai Mondiali di Aarhus, ma assolutamente fuori gara sin dalle prime regate di qualificazione chiuse nelle ultime posizioni. La giovane coppia azzurra ha brillato solo nella settima prova con un secondo posto ma si è dovuta accontentare del 24° posto complessivo.

Buoni riscontri anche nel windsurf dopo gli ottimi risultati ottenuti ai recenti Europei di specialità. Mattia Camboni è stato a lungo in corsa per la vittoria ma ha compromesso tutto con una pessima Medal Race che lo ha fatto scivolare dalla seconda alla quarta posizione, fuori dal podio per un’inezia. Al femminile era presente solo Flavia Tartaglini, che ha confermato a grandi linee il livello mostrato ad Aarhus, qualificandosi a fatica alla Medal Race in entrambe le occasioni e chiudendo in top 10 ma senza riuscire ad entrare nella lotta per le medaglie. Vedremo se la concorrenza interna con Marta Maggetti (assente in Giappone) in vista di Tokyo farà alzare il livello di entrambe per avvicinarsi alle posizioni da podio. Bilancio negativo per quanto riguarda i laseristi azzurri, tutti e quattro lontanissimi dalle posizioni che contano e confinati a piazzamenti mediocri fuori dalla top 20. I migliori sono stati Silvia Zennaro al femminile (21ma) e Giovanni Coccoluto al maschile (22°), mentre Francesca Frazza e Nicolò Villa hanno chiuso nelle retrovie.





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erik.nicolaysen@oasport.it

Foto: Twitter Farevela

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