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Tennis, ATP 250 San Pietroburgo 2018: Denis Shapovalov si esalta nel terzo set e supera un buon Matteo Berrettini
Matteo Berrettini termina al secondo turno l’avventura al torneo ATP 250 di San Pietroburgo. Il romano è stato sconfitto da Denis Shapovalov col punteggio di 7-6(6) 4-6 6-0 dopo quasi due ore di partita. L’incontro si può suddividere in due parti completamente distinte tra di loro: i primi due set, in cui il numero 3 d’Italia ha tenuto molto bene il ritmo del canadese, e il terzo, in cui quest’ultimo è andato semplicemente su un pianeta diverso.
Il primo set regala poche emozioni, anche perché i due giocatori tendono a tenere il servizio con una certa facilità. Il settimo e l’ottavo gioco sono gli unici che vedono succedere qualcosa: prima Berrettini risale da 40-15 a 40 pari su servizio avverso, approfittando di due brutti errori dell’avversario; un dritto sbagliato dal nostro e un gran rovescio a una mano di Shapovalov portano il 4-3. Il canadese, poco dopo, trova una palla break con una notevole risposta, ma l’azzurro gliela annulla con una buona volée di rovescio, chiudendo poi il gioco e trovandosi 0-30 in quello successivo (qui, però, è il numero 34 del mondo a elevare il proprio livello). Si arriva al tie-break, Shapovalov sale sul 2-0 ma Berrettini sale sul 3-5 con un gran scambio: accelerazione di dritto, smorzata e volée bassa in campo aperto. L’azzurro, però, butta via il minibreak con un dritto in lungolinea che finisce largo. Il set point arriva comunque, con un bel dritto che passa il canadese sceso a rete, ma è lì che Shapovalov raccoglie le energie, offre al pubblico tre bei punti e si porta a casa il parziale.
Nel secondo set, Shapovalov, tolti due doppi falli, per diverso tempo è praticamente impossibile da scalfire alla battuta (finirà con l’83% dei punti vinti sulla prima e il 70% sulla seconda). Non vale lo stesso discorso per Berrettini, che deve più volte tenere il servizio a 30 o ai vantaggi, e nel settimo gioco fronteggia due palle break, annullate con uno schema servizio-dritto e con un ace. Nel decimo game, accade ciò che fino a quel momento era impensabile: il canadese ha un passaggio a vuoto, Matteo ringrazia e gli toglie la battuta a 0, forzando l’approdo al terzo set.
La chiave di volta dell’intera partita è il primo gioco dell’ultimo parziale: Shapovalov ha tre palle break. Sulle prime due Berrettini è aiutato dal servizio, ma sulla terza (arrivata con l’omaggio di un doppio fallo) il 19enne mancino passa in vantaggio perché al romano rimane sulla racchetta una volée di dritto. Il match, di fatto, si chiude qua: il canadese alza di molto il livello di gioco, trova dei gran recuperi in fase difensiva e si porta a casa l’intera partita senza più dover cedere alcun punto al servizio. Nei quarti di finale per lui ci sarà Martin Klizan, che ieri ha superato in due set Fabio Fognini. Per quanto concerne Berrettini, il risultato ottenuto dovrebbe comunque consentirgli di rientrare nei primi 60 del mondo.
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federico.rossini@oasport.it
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Credits: Livephotosport.it / Claudio Bosco