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Ciclismo
VUELTA, le pagelle: Contador può festeggiare, bene Menchov
Con la conclusione della 20esima tappa possiamo dire che Alberto Contador ha vinto la seconda Vuelta a Espana della sua carriera. Andiamo a vedere con le consuete pagelle come i protagonisti hanno affrontato la tappa odierna.
MENCHOV Denis, 9: quando nessuno se lo aspetta l’esperto corridore russo riesce sempre a fare meglio di quanto si possa pensare. In fuga sin dalla mattina, affronta con grande controllo l’ascesa finale, riuscendo a staccare tutti gli avversari.
PORTE Richie, 8: dopo un anno da gregario, poteva togliersi una bella soddisfazione. Sulla sua strada, però, ha incontrato il Menchov di cui sopra. Si dimostra un ottimo corridore che probabilmente meriterebbe più spazio per cercare la gloria personale.
CAPECCHI Eros, 5: bravo ad inserirsi nella fuga giusta, sembra essere in giornata quando scatta per due volte all’inizio della Bola del Mundo. Purtroppo per lui poco tempo dopo dovrà arendersi al ritmo di Porte e Menchov. Partito per fare classifica, la sua prestazione alla Vuelta è stata al di sotto delle aspettative.
RODRIGUEZ Joaquim, 7: peccato per la brutta giornata a Fuente Dè, perché nell’arco dei 20 giorni di corsa si è dimostrato il più forte in salita. Ormai la sua sembra una maledizione che gli impedisce di vincere un Grande Giro. Oggi nettamente il migliore i big, se avesse attaccato anche in altre tappe, probabilmente staremmo parlando di un’altra classifica.
VALVERDE Alejandro, 6: fatica a rispondere a Rodriguez, ma nel finale supera anche Contador, infliggendogli un distacco di 19”. Come al solito positivo. Penalizzato da una caduta che gli è costata 1′, ha corso una grande Vuelta.
CONTADOR Alberto, 5: vincerà la Vuelta, ma questo Contador non è paragonabile a quello che gareggiava prima della squalifica. Anche oggi in difficoltà sugli attacchi di Purito Rodriguez, deve ringraziare l’immensa classe e la personalità che gli hanno permesso di supplire alla mancanza della condizione atletica necessaria.
gianluca.santo@olimpiazzurra.com
foto: cyclingnews.com