Ciclismo
Giro d’Italia 2019: il possibile percorso e tutte le tappe. Partenza da Bologna, salite durissime e tre cronometro: tutte le anticipazioni
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Ieri sono state ufficialmente presentate tre tappe del Giro d’Italia 2019, la Grande Partenza sarà a Bologna il prossimo 11 maggio con una cronometro individuale di 8,2 chilometri che prevede nel finale la durissima salita al Santuario della Madonna di San Luca (due chilometri con pendenze medie in doppia cifra). Nel frattempo si susseguono le voci sul possibile percorso della Corsa Rosa, non mancano le varie anticipazioni e ipotesi in attesa che il tracciato venga presentato ufficialmente nella sua interezza. Vediamo nel dettaglio come potrebbe svilupparsi il Giro d’Italia 2019.
Confermata la partenza da Bologna per la seconda tappa, la carovana dovrebbe dirigersi verso Vinci per onorare la memoria del grande Leonardo a 500 anni dalla morte con una frazione pianeggiante. A quel punto inizierà la discesa verso Sud con un possibile arrivo ai Castelli Romani (mossa) e uno a San Giovanni Rotondo prima della possibile Vasto-L’Aquila per onorare la memoria delle vittime del terremoto di dieci anni fa. La prima vera tappa di montagna dovrebbe essere sabato 18 maggio sugli Appennini con un possibile arrivo a Gualdo Tadino (Rifugio Valsorda) ma non ci sono ancora dei rumors rilevanti sulle possibili ascese di giornata. Già ufficiale, invece, la chiusura della prima settimana: cronometro individuale da Riccione a San Marino di 34,7 chilometri all’insegna del Sangiovese.
Ufficiale anche l’inizio della seconda settimana con la Ravenna-Modena riservata ai velocisti e la seguente partenza da Carpi per arrivare probabilmente a Novi Ligure dove dovrebbe andare in scena un nuovo arrivo in salita. Poi il micidiale trittico di montagna atteso da tutti gli appassionati e che dovrebbe stravolgere la classifica: la mitologica Cuneo-Pinerolo il 24 maggio a 70 anni dall’impresa di Fausto Coppi (si parla di una riproposizione integrale di 254 chilometri con Madeleine, Vars, Izoard, Monginevro e Sestriere ma l’ipotesi più probabile è quella che si scali il terribile Colle delle Finestre che è risultato decisivo pochi giorni fa). Il giorno successivo si dovrebbe partire da Ivrea alla volta delle montagne e qui le ipotesi sono variegate: il sogno è quello di transitare in cima al Monte Fraitaeve (2700 metri di altitudine) ma bisognerebbe riasfaltare la strada verso il Col Basset e il finale sarebbe in sterrato altrimenti si potrebbe arrivare a Courmayeur percorrendo il Colle San Carlo. Chiusura di seconda settimana con Como che sogna di ospitare un arrivo in stile Giro di Lombardia (Civiglio e San Fermo nel finale) ma l’accordo sembra non essere ancora stato trovato e dunque potrebbe inserirsi Bergamo.
L’ultima settimana si preannuncia letteralmente micidiale e in grado di stravolgere l’intera classifica generale. Basti pensare che si parla di un arrivo a Ponte di Legno dopo aver scalato Tonale, Gavia e Mortirolo! Il giorno successivo (29 maggio) sembra ormai dato per certo l’arrivo ad Anterselva, paese noto per il biathlon. Poi il dittico alpino finale che sembra ormai dato per certo anche se con alcune possibili variazioni: la Treviso-San Martino di Castrozza col Passo San Boldo e la Feltre-Croce d’Aune con Cima Campo, Passo Menghen, Passo Rolle e salita finale. Grande chiusura, ormai solo da confermare, a Verona con una cronometro individuale di una quindicina di chilometri.
Fonti: La Flamme Rouge e Spazio Ciclismo
Foto: Valerio Origo
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