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Canottaggio
Mondiali canottaggio: l’Italia vuole lasciare il segno
Mai tante nazioni si affronteranno in una rassegna iridata. A Chungju l’Italia se la vedrà con altri 73 paesi, ben cinque al debutto assoluto in un Mondiale: Qatar, Namibia, Libia, Costa d’Avorio e Vanuatu. Il precedente record apparteneva a Bled 2011, quando le nazioni scese in acqua furono 68. Quasi mille atleti saranno in gara in ventisette specialità, 14 eventi olimpici, 8 non olimpici e 5 paralimpici.
La nazionale azzurra schiererà 23 barche; sarebbero dovute essere 24 ma Francesco Cardaioli ha dato forfait a causa di una tonsillite. Ci si aspetta molto dalla prima rassegna iridata dell’era Abbagnale. Le cinque medaglie ottenute a Lucerna hanno dato nuovo slancio al movimento tricolore, fornendo importanti segnali in vista del quadriennio che porterà a Rio 2016.
Due pretendenti alle medaglie sono sicuramente i due doppi delle Fiamme Gialle Fossi-Battisti e Milani-Sancassani: il vicecampione olimpico Romano Battisti ha trovato in Francesco Fossi un degno sostituto di Alessio Sartori; in questa specialità gli avversari da battere sono i neozelandesi Michael Arms e Robert Manson, eredi dei campioni olimpici di Londra Cohen e Sullivan. Le bicampionesse europee Milani-Sancassani sono state invece capaci di ottenere a Lucerna la prima vittoria azzurra al femminile in Coppa del mondo e in Corea cercheranno di scrivere un’altra importante pagina del remo tricolore femminile.
Punta al podio iridato anche il doppio pl Ruta-Micheletti, specialità che non vede ai nastri di partenza la coppia transalpina Azou-Delayre, l’unica capace di battere gli azzurri pochi mesi fa in Svizzera; Stany Delayre è stato infatti coinvolto in un grave incidente durante un allenamento a fine luglio: “Poteva finire sulla sedia a rotelle ed invece, per fortuna, potrà riprendere ad allenarsi tra qualche mese” ha detto il suo compagno Azou che prenderà parte alla gara di singolo.
Attenzione anche al quattro senza (Matteo Lodo, Paolo Perino, Mario Paonessa, Giuseppe Vicino) e al due senza (Marco Di Costanzo-Matteo Castaldo), barche giovanissime capaci di competere con i migliori del globo sul Rotsee.
francesco.drago@olimpiazzurra.com