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F1, Pagelle GP Russia 2018: Hamilton vince senza lode, Bottas amaro, Verstappen fenomenale, Vettel generoso, Raikkonen dov’era?

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Dobbiamo essere sinceri, non è facile compilare le pagelle del Gran Premio di Russia 2018 di Formula Uno. Non ha vinto chi, probabilmente, lo avrebbe meritato, e partendo da questo presupposto tutti i giudizi vanno stravolti. La corsa, oggettivamente, non ha regalato grandi emozioni, ma gli spunti sono (e saranno in ottica futura) numerosi.

LE PAGELLE DEL GP DI RUSSIA 2018

LEWIS HAMILTON (MERCEDES) – VOTO 7.5: In una domenica normale oggi non avrebbe, probabilmente, vinto. L’inglese centra il 70esimo successo della carriera e si porta a +50 punti in classifica nei confronti di Vettel. Il titolo è assolutamente in ghiaccio, e riesce a vincere anche quando sembra inferiore rispetto al compagno. Il team gli regala il successo e il numero 44 non se lo lascia sfuggire. 

VALTTERI BOTTAS (MERCEDES) – VOTO 9: A Monza aveva agito da vero e proprio “stopper” nei confronti di Raikkonen. Oggi si è inchinato nuovamente ai voleri del team, rallentando Vettel appena uscito dai box e, successivamente, cedendo il successo a Hamilton. Rispetto alla gara italiana, tuttavia, si aspettava di poter vincere alla fine, ma il team glielo ha negato. Avrebbe meritato ampiamente, sia per la pole position di ieri, sia per come aveva guidato oggi. Non dev’essere facile per lui vivere ormai da “maggiordomo”. Che prospettive di carriera si possono avere a queste condizioni? Tristezza. 

MERCEDES – VOTO 10: La sportività o il “galateo” della Formula Uno, non fanno punti nè titoli. La scuderia di Brackley se ne infischia e, anche oggi, massimizza quello che poteva e doveva ottenere. Campionato piloti e costruttori ormai ad un passo, e rinnovo di contratto per Bottas che sta pagando dividendi.

SEBASTIAN VETTEL (FERRARI) – VOTO 7: Lui le ha provate davvero tutte. Sapeva che quella odierna sarebbe stata una gara decisiva, e con il morale sotto i tacchi, è consapevole di non essere riuscito nel miracolo, perchè tale sarebbe stato. La vettura, oggettivamente, non gli consentiva di fare altro. Non era stabile, era nervosa, con il DRS aperto perdeva in termine di potenza rispetto alle Mercedes e, come se non bastasse, è costretto a lottare per il titolo da solo contro tutti. Gli avversari le tentanto tutte soprattutto a livello di giochi di squadra mentre, troppo spesso, il suo compagno latita quando ce ne sarebbe bisogno. Stoico!

KIMI RAIKKONEN (FERRARI) – VOTO 5: Non sappiamo come si traduca “Chi l’ha visto” in russo, ma il finlandese oggi, e più nel complesso in questo fine settimana, non si è mai visto. Tra prove libere e qualifiche è anonimo, in gara fa addirittura peggio. Male al via, mai nella lotta durante i 53 giri e, soprattutto, mai d’aiuto a Seb Vettel. Infila una serie di giri veloci del tutto effimera a metà GP, poi torna nell’oblio. Fantasma.

FERRARI – VOTO 5: La scuderia di Maranello dopo Silverstone ha perso le coordinate. La vettura si è fermata nello sviluppo, a differenza dei rivali, e anche a livello di strategie e giochi di squadra è sempre a bocca asciutta. Da un lato le si provano tutte, a Maranello decisamente meno e la tempistica della “cacciata” di Raikkonen è stata davvero un autogol pesante.

MAX VERSTAPPEN (RED BULL) – VOTO 10: Si fa il regalo di compleanno (21 candeline) migliore possibile, compiendo una delle gare migliori della sua (giovanissima) carriera. Parte dall’ultima fila ma, nel breve volgere di tre giri, è già in zona punti. Inanella una serie di 9 sorpassi immediati che lo spingono in avanti. Quando tutt iientrano ai box lui rimane in vetta con pieno merito, gestendo le Soft nel migliore dei modi. Impeccabile. Da Montecarlo è davvero sbocciato. Senza la penalizzazione poteva davvero vincere.

DANIEL RICCIARDO (RED BULL) – VOTO 5: Prosegue il suo finale di stagione da separato in casa, e arriva ad anni luce di distacco sia dai primi, sia dal compagno. 

CHARLES LECLERC (ALFA ROMEO SAUBER) – VOTO 8: Primo dei “terrestri”. Completa un weekend sontuoso con un settimo posto davvero scintillante. La Ferrari ha in mano un grande talento.

KEVIN MAGNUSSEN (HAAS) – VOTO 4: Oggi ha corso davvero nella maniera peggiore, ostacolando prima Estaban Ocon, poi Carlos Sainz. La direzione gara lo grazia, ma non così non va bene.

MCLAREN e WILLIAMS – VOTO 3: Continua la loro stagione imbarazzante. Sempre nel fondo, sempre lentissimi, sempre una vergogna per due scuderie così gloriose.

TORO ROSSO: VOTO 2. Brendon Hartley e Pierre Gasly partivano nel fondo dopo la sostituzione del motore. Nel corso del primo giro entrambi finiscono fuori pista per due testa-coda e si ritirano. Inspiegabile!

 

 

 

 

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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