Ciclismo
Ciclismo, Mondiali 2018: Gianni Moscon, orgoglio e generosità. Corsa da protagonista, peccato per lo stop post-Tour de France
Gianni Moscon ha corso da protagonista ai Mondiali di ciclismo di Innsbruck (Austria). Il 24enne trentino non è riuscito a conquistare la prima medaglia iridata individuale della carriera, ma ha colto un quinto posto che ha comunque un valore molto alto se consideriamo la prestazione e soprattutto il potenziale futuro di questo ragazzo.
Sul durissimo percorso odierno Moscon ha retto alla grande, riuscendo a restare sempre nel vivo della corsa. Ciò non era scontato alla vigilia, visto che le sette scalate ad Igls avrebbero potuto mettere in difficoltà un corridore come lui. Invece ha dimostrato di essere migliorato molto in questo biennio ed aver raggiunto un livello tale da essere competitivo anche su percorsi estremi come questo.
L’azzurro ha provato più volte a centrare l’azione giusta, attaccando con orgoglio e tirando con generosità. Infatti sull’ultima ascesa ad Igls, Moscon si è mosso subito in prima persona, riportandosi sugli avversari. Nella successiva fase di controscatti, il trentino è stato il più attivo, dando sempre il massimo contributo per cercare di fare andare in porto l’attacco.
I sogni di gloria per l’Italia si sono però infranti sul terribile muro di Gramartboden, in cui Moscon ha perso le ruote dei migliori. L’azzurro ha stretto i denti fino a metà salita, ma poi è arrivo sfinito sul tratto più duro e non ha potuto tenere il ritmo impresso da Woods. I migliori tre sono così progressivamente scappati via e con loro le medaglie.
Un epilogo che lascia quindi un po’ di rammarico, considerando anche il peso della squalifica rimediata al Tour de France. Infatti Moscon è rimasto fermo per cinque settimane, non potendo partecipare alla Vuelta e arrivando a questa rassegna iridata senza il giusto ritmo gara. Senza quello stop probabilmente avremmo visto il trentino lottare per la vittoria, ma ormai questo Mondiale è andato e bisogna guardare già al futuro in cui Gianni Moscon potrà diventare davvero il faro del movimento azzurro.
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Valerio Origo