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Nuoto, caso Magnini: rinviata al 6 novembre la sentenza del Tribunale Antidoping

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Ci sarà ancora da attendere relativamente al processo sportivo che riguarda Filippo Magnini sul tema “doping”. L’ex bicampione del mondo dei 100 stile libero (2005-2007), accusato dalla Procura Antidoping di Nado Italia di consumo e tentato consumo di sostanze dopanti (art. 2.2 codice Wada), oltre a somministrazione o tentata somministrazione di sostanze vietate (2.8) e favoreggiamento (2.9), dovrà aspettare ancora prima di conoscere l’esito del procedimento che lo vede coinvolto. La sentenza del Tribunale Antidoping è stata rinviata infatti al 6 novembre. Un slittamento temporale dovuto alla complessità della situazione, per permettere ai giudici del TNA di prendersi il tempo dovuto.

Il procuratore Pierfilippo Laviani aveva chiesto per l’ex velocista la squalifica di 8 anni. C’è da dire che Magnini era già stato scagionato in sede penale per quanto concerne il processo al nutrizionista Guido Porcellini. Un’udienza lunghissima quella che ha visto il 36enne pesarese accompagnato dai suoi legali e dalla fidanzata Giorgia Palmas. “Rinviato tutto al 6 novembre. Non abbiamo una sentenza ma io sono tranquillo. Sinceramente sono contento che abbiamo potuto parlare, visto che abbiamo aspettato un anno e mezzo per farlo – le parole a caldo dell’ex nuotatore azzurro – Mi sono sempre comportato bene ed ho mantenuto un low profile rispetto a questa vicenda. Cosa ho detto? La verità ed adesso attendiamo“.

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Federico Rostagno / Shutterstock.com

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