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F1, Nico Rosberg: “Hamilton-Mercedes, un pacchetto vincente. Vettel? Errori per troppa pressione”

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Alla vigilia del 18° round del Mondiale 2018 di Formula Uno, ad Austin (Stati Uniti), Lewis Hamilton ha la chance di chiudere i giochi e portarsi a casa il suo quinto titolo iridato in carriera, il quarto sotto l’insegna della Mercedes. Le quattro vittorie consecutive hanno dilatato il vantaggio sul ferrarista Sebastian Vettel, in ritardo di 67 punti, e con quattro gare al termine le chance mondiali del Cavallino Rampante sono piuttosto scarse.

Un Hamilton in grande spolvero nel corso di questa stagione, preciso e puntuale, capace sempre di massimizzare la propria prestazione anche quando la W09 Hybrid non è stata così performante nel confronto con la Rossa. Poi, negli ultimi round, il cambio di passo favorito anche dall’eccezionale lavoro del team di Brackley che ha trovato la quadra relativamente allo sfruttamento degli pneumatici posteriori. Di fatto, dopo la sconfitta del 2016 contro il suo teammate Nico Rosberg, Hamilton ha probabilmente compiuto un ulteriore step che gli ha permesso di dominare la scena nelle ultime annate e rivelarsi il migliore del lotto senza se e senza ma.

E allora spetta proprio a Rosberg, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, analizzare la situazione: “Il fatto è che la Mercedes è una macchina da guerra. Intendo tutto il pacchetto: l’auto e Lewis Hamilton. Alla lunga il suo ritmo diventa terribile, per batterla bisogna essere perfetti, e la Ferrari non ha saputo esserlo. Ma in fondo non è nemmeno così strano. A Brackley la squadra è più o meno sempre la stessa da 5 anni, a Maranello ci sono stati tanti cambiamenti. Per fare il massimo serve tempo“. L’ex pilota tedesco si è poi soffermato sul peso degli errori di Vettel: “Gli episodi sono stati quattro o cinque e la pressione ha giocato un ruolo importante. Però non è che dobbiamo stupirci: il suo ruolo, alla Ferrari, è senza dubbio quello in cui la tensione è più alta che in qualsiasi altra squadra“.

Rosberg, quindi, ha sottolineato l’eccezionale continuità di rendimento di Lewis, in ballo per migliorare i record strepitosi di Michael Schumacher: “E’ stato grande perché praticamente non ha mai sbagliato. Penso che questo titolo gli potrebbe dare la spinta giusta, la motivazione per provare ad eguagliare il primato di Schumacher. O magari anche a batterlo“.

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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