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Pallavolo
Volley femminile, Pagelle Italia-Serbia 2-3: Egonu non basta. Scelte discutibili di Malinov, Sylla sbaglia troppo
L’Italia si è arresa per 3-2 alla Serbia nella finale dei Mondiali 2018 di volley femminile. Una sfida equilibrata e decisa da alcuni piccoli dettagli che hanno fatto pendere la bilancia dalla parte delle balcaniche.
PAGELLE ITALIA-SERBIA 2-3
Paola Egonu, 8: questa sera non è riuscita a vincere da sola. Non sono bastati i suoi 33 punti, con un ottimo 50% in attacco. Offende con una continuità impressionante, resta da capire perché venga a lungo ignorata nel finale del quarto set ed in quasi tutto il quinto parziale…
Lucia Bosetti, 7: tiene a galla l’Italia nel tie-break con alcuni difficilissimi “mani fuori”. Dà tutto in difesa, ha davvero lottato sino in fondo. In battuta ha creato spesso danni alla ricezione serba. Di sicuro una buona finale.
Miriam Sylla, 5: purtroppo è mancata proprio nella partita decisiva. In ricezione offre garanzie solo nel primo parziale. Dopo va in crisi totale ed il gioco azzurro ne risente, diventando statico e scontato. In attacco non riesce proprio a metterla giù ed è eloquente il modestissimo 27,5% complessivo (appena 8 su 29). Nella prima parte del Mondiale sembrava aver compiuto un salto di qualità notevole. Semifinale e finale l’hanno ridimensionata.
Anna Danesi, 6: manca l’intesa con Malinov, affossa in rete diversi primi tempi troppo bassi. Mette a segno due muri, ma non riesce mai davvero ad arginare le attaccanti serbe.
Cristina Chirichella, 5: ancora una volta la capitana si è sciolta nelle partite da dentro o fuori. Come già accaduto in passato, la campana dà il meglio di sé nelle fasi a gironi, pagando poi eccessivamente la pressione nei match decisivi. Partita che definire anonima è poco: 3 punti (su 10 tentativi), 0 muri, 0 ace.
Ofelia Malinov, 5: la principale imputata della sconfitta azzurra (insieme a Sylla). Ieri aveva giustamente puntato quasi tutto su Egonu, servendola addirittura 88 volte contro la Cina. Oggi si è quasi completamente dimenticata dell’opposto nel corso del tie-break, smistando palloni verso Sylla, Bosetti e le centrali.
Monica De Gennaro, 7: fa quel che può, ma non riesce mai davvero ad arginare le bordate di Boskovic e Mihajlovic. Gioca una partita da lottatrice e si merita il titolo di miglior libero del Mondiale.
Carlotta Cambi, 6: entra per pochi scambi e non può incidere sull’andamento della contesa.
LE PAGELLE DELLA SERBIA
Ognjenovic 8, Boskovic 9, Mihajlovic 8,5, Busa 5, Veljkovic 7,5, Rasic 7,5, Popovic 6,5
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Foto: Fivb
bertie1966
20 Ottobre 2018 at 19:59
Concordo con Fabio…alla fin fine siamo arrivati a qualche scambio dalla vittoria e non ad anni luce, anche se naturalmente tutti i commenti fatti hanno il loro fondo di verità, ma non bisogna mai dimenticare come siamo partiti e dove siamo arrivati.
Aggiungerei anche il particolare della partita di ieri con la Cina sicuramente molto più faticosa a livello mentale rispetto a quella della Serbia ed è impossibile che le energie nervose spese in quella sede non possano avere influito sulla lucidità delle ragazze dopo altre due ore di battaglia meno di 24 ore dopo. C’è un altro passo da fare, è innegabile, ma non bisogna dimenticarsi comunque di quelli che sono stati fatti in poco tempo, anche a livello di mentalità vincente. Se non ce l’hai non vinci oggi, ma non vincevi neanche ieri con la Cina questo è sicuro. Quindi bisogna avere le giuste proporzioni nei giudizi. Ad esempio trovo deliranti le pagelle.. 3 giocatrici con un 4 ed una con un 5 su sette giocatrici scese in campo? Perchè hai perso al quinto set per un paio di scambi la finale mondiale con una squadra che si presentava molto più forte di te, molto più esperta a questi livelli e molto più riposata? Ma se perdevamo 3-0 nel turno eliminatorio che voti davano???
Fabio90
20 Ottobre 2018 at 18:42
Nany come fai a dire non lo vinci di sicuro..abbiamo perso 15-12 al 5 set..questa é una brutta botta ed ancora devo riprendermi emotivamente..perché si é perso per un niente..abbiamo fatto errori? Certo che si…chirichella malissimo? Certo…ma allora loro che erano favorite e hanno vinto 15 a 12..e se noi abbiamo giocato con una xhirichella in come dici..pensa loro che ne avevano una che era un bersaglio quasi sicuro per noi..é una finale ci sta..per me é andata anche meglio di quanto pensassi..per quello fa malissimo…perché abbiamo perso un mondiale per un soffio di vento..e penso al possibile 13 pari su servizio della egonu…cosa si é mangiata sylla..era il punto della partita per me..pero non me la prendo con lei..ha fatto un mondiale pazzesco..purtroppo deve vincere una squadra e a quanto pare a noi deve andare sempre cosi da parecchio tempo ormai
Nany74
20 Ottobre 2018 at 19:48
Fabio, in un altro commento ho esteso l’analisi che ho fatto qua sotto. La mia arrabbiatura è data proprio dalla stessa cosa che dici tu: 15 a 13 al V set, regalando praticamente un set a suon di errori gratuiti……pensa se non li avessimo fatti….poteva essere un 3 a 1 per noi senza paura e senza regali….e invece abbiamo perso. Quello che voglio dire è che le partite secche come questa vanno giocate seguendo la prima regola d’oro di tutti gli sport: non regalare punti all’avversario. In questo senso intendevo dire che così un mondiale non lo vincerai mai….a meno che non hai di fronte una squadra sciupona, cosa che la Serbia non è (o comunque molto meno di noi…) e che comunque le ha fatte vincere “solo” per 15 a 13…è lo stesso concetto di ITA vs BRA di Rio….il Brasile era inferiore a noi, ma abbiamo perso…qualcosa vorrà dire se non vinciamo mai alcuna finale…
Poi le ragazze hanno di sicuro la “scusa” dell’età anche se la Cina ha vinto una Olimpiade senza tanti problemi anagrafici…
Ovvio che, a conti fatti, il mondiale è andato benissimo e capisco anche Mazzanti che non ha ritoccato la squadra: neanche lui credeva arrivassimo tanto avanti, per cui, una volta in finale, te la giochi con la squadra migliore che puoi mettere in campo, senza fare azzardi, lo capisco perfettamente (anche se magari provare una Ortolani in posto 4 al posto di Sylla/Pietrini poteva aiutare in ricezione, ma sono congetture…).
Siamo partiti per fare esperienza e quasi lo vinciamo…cosa volere di più? Da ex praticante, mi arrabbio quando perdo (genericamente), ma soprattutto quando perdo 3 a 2…nel senso che se l’avversario è nettamente superiore te la metti via e pace, ma se gli regali un set, poi c’è poco da piangere perchè perdi 15 a 13…….c’è da darsi dei brombe (tontoloni in dialetto veneto nda)… 🙂
Nany74
20 Ottobre 2018 at 18:26
Probabilmente, almeno per un set bisognava provare a tenere in campo Cambi e magari sostituire Chirichella (quello forse per tutta la partita…). Mazzanti non se l’è sentita di azzardare tutto nella partita più importante e posso comprenderlo. Forse quello che meno comprendo è come mai, per tutta la partita, Boskovic è passata in mezzo al muro: ok è forte, è brava, salta molto ecc, ma se la palla passa sempre in mezzo al muro, significa che c’è spazio per passare. A memoria ricordo una sola parallela tirata che per poco uccideva Moki, ma forse la seconda parallela l’avrebbe difesa e la terza magari la sparava fuori. Non voglio fare le pulci alla nostra tattica di muro, ma immagino che la partita fosse stata preparata per arginare questa attaccante il più possibile. Come ho già detto: se sbagli così tanto (anche nella tattica di muro), non vinci il mondiale, poco, ma sicuro… 🙂