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Ginnastica, Mondiali 2018: la preview delle gare, prova a squadre. USA favoriti con Biles e Hurd, Russia all’assalto, lotta per i pass olimpici

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I Mondiali 2018 di ginnastica artistica si disputeranno a Doha (Qatar) dal 25 ottobre al 3 novembre. Al femminile verranno assegnati sei titoli, analizziamo nel dettaglio quello che ci aspetta con le preview delle singole gare. Partiamo con la prova a squadre.

La gara a squadre, che assegnerà tre pass per i Giochi di Tokyo 2020 (riservati alle formazioni che saliranno sul podio), torna a essere protagonista in una rassegna iridata dopo tre anni, a Glasgow 2015 si imposero gli USA che si confermarono alle Olimpiadi di Rio 2016 poi a Montreal 2017 la prova non era in programma come in tutti gli anni post-olimpici. Il team event sarà come sempre molto atteso dagli appassionati, il confronto tra le Nazionali esalta il pubblico e porta a tifare per il proprio quintetto chiamato a un confronto internazionale che valuta anche la bontà del movimento di un intero Paese. Gli Stati Uniti hanno letteralmente dominato le ultime tre edizioni e trionfano senza problemi dal 2011, la loro ultima sconfitta in campo internazionale risale al 2010 quando si dovettero arrendere al cospetto della Russia di Aliya Mustafina.

La corazzata a stelle e strisce non si presenta nelle sue migliori condizioni, lo scandalo abusi sessuali ha messo in seria difficoltà la formazione d’oltreoceano che però può contare sul fenomeno Simone Biles e su Morgan Hurd, iridata in carica sui quattro attrezzi. Con il supporto di Ragan Smith che ritorna dall’infortunio e dell’apprezzabile Riley McCusker, gli USA partiranno ancora con i favori del pronostico ma permane comunque un pizzico di incertezza sul loro trionfo anche perché dalla Russia potrebbero arrivare delle insidie guidata dalla rientrante Aliya Mustafina, dalla tonica Angelina Melnikova che tanto è piaciuta agli Europei e dall’esperta Daria Spiridonova.

La Cina è praticamente tutta da scoprire con elementi classe 2000-2002: Du, Zhang, Chen, le Liu e Luo non sembrano al momento in grado di lottare per la vittoria ma andranno sicuramente tenute in considerazione per il podio, la poca esperienza potrebbe costare caro ma la scuola asiatica ha tutte le carte in regola per fare bene. Ci si aspetta davvero tanto dalla Gran Bretagna che riabbraccia le sorelle Ellie e Rebecca Downie, due elementi che possono cambiare gli equilibri della squadra e della gara ma è soprattutto la Francia che può fare saltare il banco come dimostra il secondo posto conquistato nell’ultima rassegna continentale: la fuoriclasse Melanie De Jesus, le valide Marine Boyer e Juliette Bossu con Lorette Charpy e Louise Vanhille possono davvero fare molto bene.

Difficile aspettarsi una magia dalla Germania che schiererà le esperte Seitz e Kim ma che ha perso Schaefer per infortunio, da non sottovalutare l’Olanda di Sanne Wevers e il Belgio di Nina Derwael ma soprattutto il Giappone che con Teramoto, Murakami e Sugihara potrebbe togliersi delle soddisfazioni. L’Italia può massimo lottare per accedere alla finale e sarebbe un’autentica impresa visto che nel lotto andranno considerate anche il Canada di Ellie Black e il Brasile di Flavia Saraiva.

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Foto: USA Gym

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