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Ciclismo, Elia Viviani: “Che annata tra Vuelta e Tricolore. Sono indeciso tra Giro e Tour per il 2019, poi il Mondiale…”

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Elia Viviani ha chiuso una stagione da record con ben 18 successi che lo hanno reso il corridore più vincente al Mondo nel 2018. Il velocista della Quick-Step Floors può assolutamente ritenersi soddisfatto e lo ha palesato in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.

Il veronese racconta il momento più bello della stagione:Come emozione il podio di Madrid, alla Vuelta. Quello è stato il coronamento di una stagione perfetta, un giorno bellissimo e indimenticabile. Come gesto atletico, invece, il top è stata la vittoria al Tricolore perché quello non era un percorso per me“.

L’annata ha comunque nascosto qualche delusione anche per il corridore più vincente del Pianeta: “Alla Gand-Wevelgem perché quella è una corsa che sento e che sogno di vincere. Anzi no, non è un sogno: è un obiettivo. Quel giorno ho sbagliato a scegliere la ruota e ho preso Demare invece di Sagan. Ho perso un secondo fatale“.

Gli obiettivi per la prossima stagione sono ancora in via di definizione:Dobbiamo decidere con la squadra il programma. Tendenzialmente, la prima parte sarà uguale a quella della stagione scorsa. Via in Australia, tra Tirreno e Parigi-Nizza vediamo in base ai percorsi, le classiche fino alla Gand. Il grosso dubbio è la scelta tra Giro e Tour. A 30 anni vorrei provare ad andare in Francia. Però ho la maglia tricolore e il Giro finisce nella mia Verona... Poi bisognerà vedere come preparare il Mondiale. Il Tour sarebbe un obiettivo, il cuore dice Giro. Decideremo con la squadra“.

Elia glissa poi sul cambio di casacca di Gaviria: “Spero di avere un uomo in più a disposizione nel treno visto che Richeze è rimasto“.

 





Foto: Valerio Origo

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