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Basket, Eurolega 2018-2019: scontro di fuoco al Mediolanum Forum, Milano sfida il CSKA Mosca di Daniel Hackett

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Prima il Real Madrid, poi il CSKA Mosca: nel giro di poche settimane, al Mediolanum Forum di Assago arrivano le due squadre che, ad oggi, sono le imbattute leader della stagione regolare di Eurolega 2018-2019. Per l’Olimpia Milano, che segue entrambe con quattro vittorie e una sconfitta, si prospetta un’altra notte di grandi emozioni in casa propria.

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Per la formazione di Simone Pianigiani, quella di domani sera sarà una partita particolarmente complicata anche perché il CSKA ha dimostrato di saper vincere sia in partite a punteggio alto che in gare controllate, sia con un largo margine che di stretta misura. L’allenatore di Milano, in particolare, parla della squadra del suo collega greco Dimitris Itoudis nei termini che seguono: “parlare del CSKA significa parlare dei migliori. Nelle ultime stagioni, al di là di chi, tra le corazzate che giungono alle Final Four, vinca il titolo, il CSKA è sempre presente e generalmente è anche la squadra che chiude la regular season al primo posto sfruttando la continuità tecnica di lungo corso, sia in termini di giocatori che di staff. È una squadra sempre pronta, con un’identità di gioco chiara“.

La profondità del roster moscovita è difficilmente eguagliabile in Europa. Il leader assoluto è Nando De Colo:ha collezionato, fino a questo momento, 15.2 punti e 3.6 assist di media, ed è anche straordinario, come al solito, in lunetta, dove tira col 94,7%. Attorno a lui c’è un nucleo che metterebbe paura al 90% delle squadre europee: Will Clyburn, che raccoglie 7.4 rimbalzi a partita (è il quarto dell’Eurolega) e vi affianca una media di 12 punti; Cory Higgins, che in soli 22 minuti di utilizzo medio è in grado di tirare col 52,9% da tre; Alec Peters, che da oltre l’arco tira con un ancora migliore 55,6%; Sergio Rodriguez, una pedina importantissima della formazione russa pur senza mai partire in quintetto base. In breve, non c’è un preciso posto dove nascondersi per fronteggiare il CSKA di quest’anno, anche perché dietro gli attori principali ci sono giocatori quali Kyle Hines, che di strada ne ha fatta ormai tantissima dagli anni di Veroli, Othello Hunter, anche lui con un passato in Italia, e i senatori russi Andrey Vorontsevich e Nikita Kurbanov. Un capitolo a parte lo merita Daniel Hackett, arrivato in Russia quest’anno dopo le annate all’Olympiacos: il pesarese sta giocando nove minuti di media, tirando male da due e bene da tre, con Itoudis che lo inserisce sempre nel quintetto di partenza, salvo poi lasciarlo spesso in panchina. Va detto, ad ogni modo, che Hackett viene da una stagione terminata con un infortunio in maglia azzurra.

Le sorti di Milano dipenderanno ancora una volta, per buona misura, da Mike James, autentico mattatore delle gare europee dell’Olimpia in questo primo mese: suoi i tre tiri liberi della vittoria contro il Khimki, sua la tripla che ha abbattuto le speranze di colpo esterno dell’Anadolu Efes. C’è un’altra chiave di lettura, però, che non è ancora chiara, ed è legata alla presenza o meno di Nemanja Nedovic, che da un paio di settimane sta litigando con problemi muscolari. In sua mancanza, comunque, l’Olimpia ha retto bene ed ha raccolto due vittorie quando avrebbe potuto subire altrettante sconfitte, ma mai come in questa partita sarà importante, oltre a quello dei lituani, l’apporto di chi viene dalla panchina (Brooks, Burns, Cinciarini, anche Della Valle, che per qualche motivo è stato utilizzato poco in Eurolega, Buducnost a parte). Quella di domani sarà una notte in cui dovrà farsi sentire anche il pubblico milanese, che negli ultimi anni ha spesso dimostrato di apprezzare l’arrivo di sfide come questa. Dieci anni fa, il secondo anello era totalmente chiuso quando David Hawkins rimontò, con un grandissimo secondo tempo, il CSKA di Ettore Messina. Da allora, l’Olimpia ha battuto i russi per due volte nel 2010, in un’annata europea orrenda per entrambe, e poi mai più. In sostanza, sono otto anni che dalle parti del Forum di Assago si attende di gioire contro l’ex Armata Rossa.





 

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Credit: Ciamillo

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