MotoGP
MotoGP, GP Malesia 2018: Dovizioso pronto al sigillo, Marquez a caccia del titolo costruttori e l’enigma Yamaha
Il conto alla rovescia sta per terminare. Il Circus del Motomondiale rivolge il proprio sguardo alla Malesia, più specificatamente a Sepang, penultimo atto di una stagione molto intensa. Nella classe regina i giochi sono ormai fatti: Marc Marquez campione del mondo e il round malese da vincere solo per la soddisfazione del successo di tappa oltre che funzionale ad altri piazzamenti in graduatoria.
Lungo il circuito da 5.5 km, dotato di 15 curve di cui ben 10 a destra, collegate da due lunghi rettilinei dove le MotoGP possono scaricare gli oltre 260 cv dei loro quattro cilindri, sarà una sfida per i centauri e anche per le moto viste le alte temperature che vi potrebbero essere al pari delle piogge improvvise. Non è un caso che Michelin, a fronte di un fine settimana così complicato, metterà a disposizione i compound soft, medium e hard.
In un contesto così complicato la Ducati e Andrea Dovizioso partono coi favori del pronostico. Il forlivese si è aggiudicato il round nelle ultime due annate e la Rossa vanta su questo tracciato ben 5 successi. Un circuito adatto allo stile di guida del “Dovi” e alla GP18. Parliamo di una pista con grandi accelerazioni e frenate importanti. Vi sono un totale di 11 staccate, di cui due particolarmente impegnative in corrispondenza dei due lunghi rettilinei. Pertanto il SIC ben si presta alle peculiarità del pacchetto italiano.
Marquez da par suo vorrà riscattarsi dopo l’esito poco fortunato del GP d’Australia: tamponato da Johann Zarco in pieno rettolineo, il centauro spagnolo è stato costretto al ritiro. Nelle ultime tre stagioni il 93 non è salito sul podio e questo fornirà un’ulteriore motivazione all’iberico, desideroso di conquistare anche il titolo dei costruttori. Al momento la Honda vanta 39 lunghezze di vantaggio sulla Ducati.
E la Yamaha? Un enigma. Maverick Vinales è reduce dal trionfo di Phillip Island ma dalla M1 ci si può aspettare tutto e il contrario di tutto. Valentino Rossi in Malesia è sempre stato estremamente veloce ( 6 vittorie) ma i punti di domanda non mancano e molto sarà legato alle temperature e al livello di grip.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Valerio Origo