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Nuoto, l’Italia verso i Mondiali 2018 in vasca corta. Tra ritorni, conferme e giovani rampanti

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La stagione invernale del nuoto in piscina è entrata nel vivo. La Coppa del Mondo e i meeting italiani, funzionali alla preparazione in vista dei Mondiali in vasca corta ad Hangzhou (in Cina, dall’11 al 16 dicembre), procede a velocità spedita. La rassegna cinese sarà l’ultimo evento clou di questo 2018 e per alcuni atleti top la presenza non è così necessaria. Non sono casuali i forfait di nuotatrici importanti come la svedese Sarah Sjoestroem e l’americana Katie Ledecky.

In casa italiana l’appuntamento di fine anno non rappresenta il clou stagionale, visto che la programmazione sarà finalizzata alla rassegna iridata in lunga di Gwangju (Corea del Sud), dal 12 al 28 luglio 2019, e in quel caso Sjoestroem e Ledecky, salvo imprevisti, ci saranno. Tuttavia il Bel Paese prenderà parte in maniera copiosa alla manifestazione per fare il punto della situazione e stimolare gli atleti ai confronti anche in una tipologia di vasca non così gradita per tradizione.

Gregorio Paltrinieri, Gabriele Detti e Federica Pellegrini sono stati lungamente gli assi nel mazzo azzurro ma a questi ve ne sono aggiunti altri grazie agli strepitosi risultati degli Europei di Glasgow. La citazione di Simona Quadarella, tre volte oro nei 400, 800 e 1500 stile libero, non è certo casuale. Romana che, appena tornata da un periodo di preparazione, si è tuffata in acqua e si permessa il lusso di abbassare il suo primato italiano nei 1500 sl con una facilità estrema. La ragazza sembra entrata in una nuova dimensione e nella competizione citata vedremo di cosa sarà capace. A detta del tecnico Christian Minotti le aspettative non debbono essere così alte, trattandosi di una tappa di passaggio. Vero è che, quando si gareggia, non si va per fare la comparsa.

Si sono citati Paltrinieri, Detti e Pellegrini e i momenti per il nostro classico tridente sono diversi. Il carpigiano, reduce da un’esperienza a Glasgow un po’ amara per i problemi fisici che lo hanno fortemente debilitato (argento negli 800 sl e bronzo nei 1500 sl nonostante tutto), ha ripreso la sua preparazione e vorrà essere protagonista in una piscina che, ad onor del vero, non ha mai tanto apprezzato. Certo, se pensiamo che il detentore del primato del mondo è lui in vasca corta, sembrerebbe un ossimoro ma non è questo il caso. Per cui qualche punto di domanda c’è. Un ragionamento simile vale anche per il compagno di allenamenti. Il livornese, infatti, è stato lontano dall’agonismo praticamente un anno, visti i problemi alla spalla. Criticità, a quanto pare, superate e le motivazioni non mancheranno anche se, come il suo “Gemello”, in questa piscina si fa maggior fatica. E poi Federica e il suo grande ritorno nei 200 sl. Dopo un’estate di riflessione, la veneta ha preso la sua decisione di volersi cimentare ancora una volta nella sua specialità. Non è ancora certo che questo accadrà in Cina ma conoscendo Federica non sarebbe sorprendente. A maggior ragione, qui la curiosità è tanta.

Non bisogna poi dimenticarci dei due ranisti Fabio Scozzoli e Nicolò Martinenghi, tornati a confrontarsi nel meeting di Bolzano con il successo del romagnolo. Il lombardo, infatti, fermo tutto l’anno per problemi fisici, ha ripreso da settembre i suoi regimi di allenamento senza problemi. Per lui non sarà facile ottenere il tempo di qualificazione per Hangzhou ma sicuramente il duello con Fabio sarà uno stimolo. Scozzoli, da par suo, grande interprete della vasca corta, ai Mondiali vorrà far bene dopo gli ottimi risultati agli Europei di Copenhagen (Danimarca) 12 mesi fa circa.

Per quanto concerne il gruppo delle rivelazioni e delle nuove proposte l’elenco è lungo. Alessandro Miressi (campione europeo dei 100 sl a Glasgow), Ilaria Cusinato (due volte argento nei 200 e 400 misti agli Europei), Margherita Panziera (oro nei 200 dorso sempre a Glasgow) e Piero Codia (oro a sorpresa nelle acque scozzesi nei 100 farfalla) vanno a comporre un roster di atleti di primo livello a cui vanno aggiunti giovani rampanti che qualcosa hanno dimostrato: Andrea Vergani (bronzo nei 50 stile libero a Glasgow), Federico Burdisso (bronzo nei 200 farfalla in Scozia) e Thomas Ceccon, grande protagonista nelle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires (Argentina). Il classe 2001 veneto sembra essere in costante crescita e le 5 medaglie vinte (1 oro, 2 argenti e 2 bronzi) parlano chiaro. Un nuotatore di cui si parla già da diverso tempo e da cui ci si aspettano grandi cose. Vedremo

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Diego Gasperoni

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