Nuoto
Nuoto, Coppa del Mondo Tokyo 2018: Katinka Hosszu e Vladimir Morovov fanno la voce grossa in Giappone
Va in archivio la seconda giornata della sesta tappa di Coppa del Mondo 2018 di nuoto a Tokyo (Giappone) e i risultati di un certo spessore non sono mancati.
A dare inizio alle danze ci ha pensato la campionessa ungherese Katinka Hosszu. La fuoriclasse magiara si è imposta nei suoi 400 misti con lo strepitoso crono di 4’21″91, piegando al termine di un confronto molto serrato la giapponese Yui Ōhashi (4’22″73). Una gara che è stata a due dal primo all’ultimo metro e nella quale la lady di ferro ha fatto la differenza nella frazione a stile libero. Decisamente più staccate le altre con l’altra nipponica Sakiko Shimizu terza in 4’28″62. Altro faro di questo day-2 è stato il russo Vladimir Morozov. Il 26enne nativo di Novosibirsk, dopo aver siglato il primato del mondo dei 100 misti, ha fatto la voce grossa anche nei 100 stile libero, avvicinandosi molto al record mondiale del francese Amaury Leveaux (44″94, siglato nell’era dei “costumoni”): 45″16 per Morozov davanti al campione olimpico a Rio 2016 della specialità, l’australiano Kyle Chalmers (45″78), e all’americano Blake Pieroni (46″79).
Degna di lode poi anche la prestazione dell’olandese Femke Heemskerk che nei 200 stile libero si è tolta la soddisfazione di battere la primatista del mondo, la svedese Sarah Sjoestroem. Una prova che si è decisa sul centesimo visto che l’orange (1’51″91) ha preceduto la scandinava di 0″01 (1’51″92), resistendo all’ultima parte devastante della rivale. Terza posizione per la padrona di casa Rio Shirai (1’54″67). Sjoestroem battuta anche nei 50 farfalla dall’altra tulipana Ranomi Kromowidjojo: 24″51 per lei contro il 24″58 della nordica. Una gara decisa dal magnifico stacco al via dell’olandese, abile a gestire il vantaggio fino alla fine. Terzo posto ancora per una giapponese, ovvero la talentuosa Rikako Ikee (24″80). Aspettative importanti c’erano anche nei 1500 stile libero dove si esibiva il campione europeo a Copenhagen (Danimarca) Mykhailo Romanchuk, grande rivale del nostro Gregorio Paltrinieri. L’ucraino ha toccato la piastra per primo in 14’27″93, venendo fuori alla distanza e in rimonta rispetto alla fuga iniziale del nipponico Syogo Takeda, secondo in 14’33″28. Sul terzo gradino del podio troviamo l’altro ucraino Sergii Frolov (14’39″22).
Nei 50 dorso maschili il cinese Xu Jiayu ha posto il suo sigillo in 22″87 a precedere l’americano Michael Andrew (23″17) e il giapponese Takeshi Kawamoto (23″36). Sempre Cina in evidenza nei 200 misti uomini dove Wang Shun (1’51″45) ha giocato un brutto scherzo all’idolo di casa Kosuke Hagino, secondo in 1’52″50. Terza piazza per l’altro nipponico Keita Sunama (1’53″96). Il tris cinese è stato firmato poi da Li Zhuhao vittorioso nei 200 farfalla maschili in 1’50″92, mettendosi alle spalle il duo del Sol Levante composto da Takumi Terada (1’52″00) e da Nao Horomura (1’52″04).
100 dorso femminili in cui è stata l’australiana Minna Atherton a trionfare (56″04) davanti all’olandese Kira Toussaint (56″24) e alla Hosszu (56″47). Nei 50 rana uomini è stato lo sloveno Peter Stevens a farla da padrone: 26″03 per lui davanti al russo Kirill Prigoda (26″19) e al giapponese Yasuhiro Koseki (26″20). 100 rana donne in cui il solito confronto tra la giamaicana Alia Atkinson (1’03″09) e la russa Yuliya Efimova (1’03″42) ha sorriso alla prima mentre decisamente più staccata la britannica Siobhan O’Connor (1’05″07).
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: katacarix / Shutterstock.com