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Scacchi, Mondiale 2018: Carlsen-Caruana, la terza partita e i perché di un finale patto

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Diciamo la verità: la terza partita tra Magnus Carlsen e Fabiano Caruana di motivi di interesse ne ha raccolti pochi. Questo match per il titolo mondiale di scacchi, iniziato con una partita lunghissima e proseguito con due patte dalla durata quantomeno normale (poco più di tre ore l’una, appena oltre le quattro ore l’altra), sta prendendo al momento una piega che sa tanto di psicologico, perché a parte la mancata continuazione vincente di Carlsen nel primo incontro, di situazioni emozionanti ce ne sono state poche, per non dire quasi nessuna.

La terza partita, in particolare, si è conclusa con la seconda patta di fila in 49 mosse. Carlsen, con il Nero, a un certo punto ha cercato di far pressione con la propria struttura di pedoni e poi spostando il re dalla parte destra a quella sinistra della scacchiera, senza grandi esiti. La patta è stata infine siglata sulla posizione che segue. Vediamo di capire perché questo finale è pari e non c’è possibilità per l’uno o per l’altro di vincerlo, se non ci sono errori.

Ph. Federico Rossini

Come abbiamo detto, questa posizione è stata raggiunta dopo 49. exf5, dopodiché i due contendenti hanno deciso di dividersi equamente il punto.

Si nota che il Nero è in vantaggio di materiale, poiché possiede un alfiere e un pedone contro due pedoni; il tratto, inoltre, gli spetta. Tuttavia, non può fare granché. Immaginiamo che egli muova l’alfiere in d8. Con questo sistema, non solo controlla la casa f6, impedendo al pedone bianco di andarci, ma può catturare il pedone h4 senza problemi: 50. Rf2 Axh4+.

Ora il pedone nero della colonna h può avanzare, ma ha un difetto: non può essere promosso, e l’alfiere in questione può muoversi soltanto in diagonale sulle case scure. L’ultima casa della colonna h è bianca. Il re bianco, pertanto, una volta arrivato nel triangolo g1-g2-h1, può spostarsi tranquillamente tra le tre case senza nessun problema. Ad esempio: 51. Rg1 Af6 52. Rg2 h4. Il pedone avanza, ma deve per forza fermarsi in h2.

Poniamo anche il caso in cui il re nero decida di catturare il pedone isolato bianco in f5 e il re bianco effettui la stessa operazione su quello della colonna h, ove l’alfiere decida di non proteggerlo. Si verrebbe a creare una situazione in cui, da soli, re e alfiere non possono vincere contro il re da solo. Si tratta di una delle situazioni di patta per mancanza di materiale sufficiente a forzare la vittoria, che sussiste anche in caso di finale di re e cavallo contro re (per non parlare, ovviamente, del caso in cui i sovrani restano soli a governare la scacchiera). Un altro finale teoricamente patto è quello di re e cavalli contro re, che però è possibile vincere in caso di grave errore di colui che conduce il re solo.

Alle ore 16, vedremo se la quarta partita offrirà nuovi spunti di riflessione per questo match.





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